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Democrazia WEB e ragazzi

“La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione” G. Gaber

(15.02.2015)

Diritti e diritti in rete spiegati ai ragazzi. Cittadini di oggi e di domani,
di Rodolfo Marchisio


Per parlare dei nostri diritti e dei nostri diritti in rete, dobbiamo partire da un anziano filosofo torinese, morto da poco, che ai diritti ha dedicato molto tempo ed un bel libro Norberto Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi, anche su EB.
Per chi di voi è troppo pigro – o ha molta fretta - basta scaricare e consultare il lavoro che una 3° media di Torino ha fatto sul tema. Vedi e scarica Incontro con Bobbio nella rubrica Educazione  alla cittadinanza
Oggi, comunque, anche per ragionare sulle radici della violenza, del terrorismo  e della negazione dei diritti occorre tornare a ragionare con l’aiuto di Bobbio.

 NB. 1- Le citazioni sono obbligatorie, perché quando si sostiene qualcosa occorre portare le prove o il parere di uno più esperto di noi.

2- Imparate a usare i link come approfondimento: se vi interessa o non sapete cliccate.

3- Imparate a usare Wikipedia come dizionario: se non conoscete una parola, scrivetela su Google e cercate un sito abbastanza serio (come Wikipedia) che vi spieghi il significato.

 
In sintesi Bobbio sostiene che:

l  I diritti sono relativi, nascono da bisogni che emergono in un momento della storia
Non si vede come si possa dare un fondamento assoluto di diritti storicamente relativi” p.10

l  L’affermazione di un diritto è sempre lo spostamento di un confine fra persone e gruppi sociali- come due di voi che devono dividere il banco - Quindi frutto di una lotta con vittime, carcerati e spesso morti.
“Non si può affermare un nuovo diritto in favore di una categoria di persone senza sopprimere qualche vecchio diritto, di cui beneficiavano altre categorie di persone: il riconoscimento del diritto a non essere schiavi implica l’eliminazione del diritto di possedere gli schiavi” N. Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi 1990 p. 10

l  I diritti si devono conquistare, ma si possono anche perdere, in tutto o in parte.

Sono come dei palloncini che si gonfiano o si sgonfiano nel tempo.
Avete oggi pieno diritto all’istruzione, al lavoro, alla salute? La scuola è proprio gratuita? Troverete facilmente lavoro?

l  Un diritto va difeso, esercitato, se no “sparisce”.
Il problema di fondo relativo ai diritti dell’uomo è oggi non tanto quello di giustificarli, quanto quello di proteggerliN. Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi 1990 p. 16

l  Le quattro generazioni dei diritti. Quelli di quarta generazione sono il potenziamento dei diritti di prima generazione
…”Ho sempre sostenuto e continuo a sostenere, confortato da nuovi argomenti, che i diritti dell’uomo, per fondamentali che siano, sono diritti storici, cioè nati in certe circostanze, contrassegnate da lotte per la difesa di nuove libertà contro i vecchi poteri, gradualmente, non tutti in una volta e non una volta per sempre”…

…”la libertà religiosa è un effetto delle guerre di religione,
le libertà civili
[sono un effetto] delle lotte dei parlamenti contro i sovrani assoluti,
la libertà politica e quelle sociali
[sono un effetto] della nascita, crescita e maturità del movimento dei lavoratori salariati, dei contadini … dei poveri che chiedono...la protezione del lavoro contro la disoccupazione, e i primi rudimenti di istruzione contro l’analfabetismo, e via via l’assistenza per la invalidità e la vecchiaia ….
Accanto ai diritti sociali, che sono stati chiamati diritti della seconda generazione, oggi sono emersi i cosiddetti diritti della terza generazione...
ma già si affacciano nuove richieste che non saprei chiamare se non diritti della quarta generazione”

 
Quattro generazioni dei diritti: ->  vai a     
Giovani e Costituzione, a cura della classe IIID SMS "Bobbio" di Torino ed apri e stampa i 4 documenti. I principali diritti che dobbiamo avere in rete e che sono in discussione, sono già presenti, nella nostra Costituzione:

Libertà personale (art 13) –> anche in rete
Inviolabilità del domicilio (art 14) –> ma anche il nostro PC o il telefonino fanno parte di casa nostra
Segretezza della corrispondenza, (art 15) –> anche della posta elettronica
Diritto di riunione e associazione (art 17, 18) -> blog, forum, siti
Libertà di espressione (art 21) -> in Forum, chat etc.

S. Rodotà, Il diritto di avere diritti, 2012 Laterza EB
Un grande studioso di diritti in rete è Stefano Rodotà. Prova a leggere col tuo docente e commentare:

 Un innegabile bisogno di diritti e di diritto si manifesta ovunque, sfida ogni forma di repressione, innerva la stessa politica. Poteri privati forti e prepotenti sfuggono agli storici controlli degli Stati e ridisegnano il mondo e le vite. Ma sempre più donne e uomini li combattono, denunciano le diseguaglianze, si organizzano su Internet, sfidano regimi politici autoritari. La loro azione è una planetaria, quotidiana dichiarazione di diritti, che si oppone alla pretesa di far regolare tutto solo dal mercato, mette al centro la dignità delle persone, fa emergere i beni comuni e guarda a un futuro dove la tecnoscienza sta costruendo una diversa immagine dell'uomo. È nata una nuova idea di cittadinanza, di un patrimonio di diritti che accompagna la persona in ogni luogo del mondo.

 n sintesi Rodotà dice: 

 La rete ha nodi/siti, ma non ha centro, c’è un po’ di tutto – malavita, terrorismo, mafia, accanto a chi vuol difendere i diritti o fare del bene - per questo è difficile da governare.

 

a-      Diritto all’accesso – tutti devono avere Internet. In Italia il 38,8% non ce l’ha.

b-     D. alla conoscenza che c’è in rete, perché la conoscenza è un bene pubblico,

c-      D. alla tutela dinamica dei dati personali, che non siano usati da altri e contro di noi.

d-     D. al controllo sulla costruzione di nostre identità. E sul loro uso. Anche facendo testamento su cosa fare dei propri dati in rete in caso di morte, possibilità offerta da Google.

e-      D. alla redistribuzione dei poteri in rete, non solo i più forti devono comandare, la rete deve diventare più democratica.

f-       D. alla destrutturazione/ristrutturazione. Occorre dare delle regole alla rete, scrivere una Costituzione mondiale, costruire un insieme di regole generali, orizzontali, mondiali quasi una Costituzione infinita, liquida, dinamica perché in continua costruzione.

            

E allora?

Qualcosa si sta muovendo in Italia e nel mondo, per dare la rete a tutti (mentre nelle dittature è censurata e si può andare in galera ed essere frustati, per aver aperto un sito).

In Italia è in discussione aperta a tutti una bozza di regolamento, diritti e doveri in rete, preparata alla Camera e presentata al parere dei cittadini. Provate a leggerla e discuterla in classe.

 

Risposta ai ragazzi. Sicurezza dal terrorismo o privacy?

Di fronte al terrorismo è meglio essere spiati e avere meno privacy e diritti, come richiesto dai servizi segreti di tutto il mondo? Abbiamo già risposto su questo sito.
Comunque. Due tecnici americani, agenti dei servizi avevano progettato un sistema in cui tutti i dati ricavati dai Pc, dai cellulari, dai Social Network venivano immagazzinati in un server ed usati solo quando e quelli che servivano per una inchiesta. A es. come in Google si scrivevano: Terrorismo, Torino e apparivano solo i dati che erano relativi alle 2 parole chiave. Chi può essere sospettato di terrorismo a Torino? era la domanda.
E’ stato scelto, in USA  un sistema più costoso e che ci spia tutti. I servizi segreti ci difendono o ci spiano per denaro e potere? 
Per tutto il resto valgono le leggi esistenti: la polizia ci può spiare solo dietro autorizzazione del giudice se c’è concreto sospetto di un reato.
E ci sono gli accordi internazionali. Basterebbe rispettare queste regole, per ora.
In attesa di un insieme di regole (Costituzione) condivisa e rispettata da tutti.
La prossima volta parliamo dei cattivi padroni della rete!

 

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