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(10.04.2003)
Non cadiamo nello SconForTic (o almeno proviamoci)!
- di Marco Guastavigna

Le mie pessimistiche previsioni si sono in buona parte avverate. Il "Piano nazionale di formazione alle competenze informatiche e tecnologiche del personale docente" ha visto partire in modo diffuso e massiccio soltanto i percorsi formativi A e i corsisti possono accedere  soltanto ai contenuti relativi ai moduli ECDL.

Tali materiali sono collocati sul sito PuntoEdu di Indire, dove sono accessibili soltanto ai corsisti dotati di login e password. Un'idea della loro impostazione si può però avere scaricando il materiale messo a disposizione dal  CSA di Bologna. Questo download può essere utile anche a coloro - tutor d'aula e corsisti - che si fossero accorti che il Cd inviato ai corsisti dall'Indire, pur contenendo anche il manuale del corso "Teach to the future" di Intel e avendo migliorato l'interfaccia dell'applicativo per l'addestramento all'ECDL, risulta in realtà riduttivo rispetto ai materiali on-line, perché orbato dei collegamenti di tipo didattico e di alcuni altri aspetti operativi che invece la versione in rete contiene.

È assolutamente prematuro esprimere giudizi assoluti sul modo in cui sono concretamente condotti i corsi, ma non credo di sbagliarmi nel temere che vi siano, accanto alle aule in cui i colleghi impegnati come tutor si adoperano con coscienza e professionalità per consentire ai corsisti di coniugare il più possibile le competenze tecniche con le prospettive didattiche, situazioni in cui invece:
- si segue pedissequamente il contenuto del CD e/o si naviga sui materiali Indire, senza concretamente utilizzare gli ambienti e i software oggetto del modulo;
- i tutor propongono esercitazioni di matrice ECDL precedentemente consolidate, senza aver fatto alcuno sforzo di adattarle da un uso generico, qual è quello dei corsi ECDL standard, a un uso specifico, qual è quello pretendibile da platee forse disomogenee per confidenza con il mouse, ma di sicuro omogenee per profilo professionale;
- i corsisti apprezzano l'impostazione addestrativa e mirano al conseguimento dell'ECDL, ma lamentano la mancata soluzione del pagamento delle quote necessarie per sostenere gli esami.

Vorrei soffermarmi in particolare su quest'ultimo aspetto.
La vicenda di ForTic ha ormai una storia. Ed è solo nei primissimi documenti, quelli in cui si affermava l'obbligatorietà, poi fortunatamente abbandonata, dei 7 moduli ECDL, che si ipotizzava la gratuità per i corsisti degli esami per la patente. Nella documentazione successiva, e in particolare nelle C.M. 55 e 116 del 2002, tale argomento, certamente suggestivo, ma finanziariamente insostenibile, è stato abbandonato.
Ma non è solo un fatto "storico". A che serve a scuola la patente ECDL? Sul piano formale certamente a nulla. Circolano voci incontrollate su una sua riconoscibilità quale titolo professionale, ma non vi sono alcun elemento del nostro stato giuridico o alcun istituto contrattuale che possano convalidare questa ipotesi. E sul piano professionale, a che serve l'ECDL? Sono già intervenuto nel novembre 2002 e a febbraio 2003 sulla questione e non voglio quindi ripetermi inutilmente.

Alle ripetizioni e agli strali preferisco un appello ai colleghi impegnati in questa vicenda.
Avere competenze d'uso delle TIC non è un obbligo né tanto meno un elemento di merito sul quale costruire differenze di carriera, stipendio, status. Saper usare consapevolmente e in modo proficuo le tecnologie dell'informazione e della comunicazione è un DIRITTO. Lo è per gli allievi così come per gli insegnanti, in quanto cittadini della società conoscitiva. Ed è con questo spirito che credo sia utile accostarsi a questa opportunità di formazione, rivendicandone in ogni momento la specificità e adoperandosi perché essa non sia ridotta agli aspetti meramente tecnocentrici - o, peggio, certificativi - e quindi  banalizzata e magari disertata. In questa prospettiva tutti i direttori dei corsi, tutti i tutor e tutti i corsisti hanno ampi spazi per far valere il proprio diritto alla critica e all'effettuazione di scelte consapevoli e condivise.

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