METACOGNIZIONE E MOTIVAZIONE

Uno dei campi privilegiati per la realizzazione delle strategie di didattica metacognitiva è certamente quello della motivazione all'apprendimento.
Se imparare ad imparare significa crescere nella consapevolezza delle proprie strategie conoscitive e nella efficace applicazione delle stesse, il momento in cui tutto ciò viene ad essere attivato è quello della motivazione o dell'auto-motivazione allo svolgimento di compiti finalizzati alla propria evoluzione come uomini e cittadini.
Coinvolgere i bambini in attività stimolanti, che incanalino le loro energie verso apprendimenti sempre più completi ed esaurienti, mantenendo il loro interesse sempre alto, è un compito molto impegnativo per i docenti, anche e soprattutto perché investe il nucleo di senso-prospettiva dell'intero processo di insegnamento-apprendimento.
Tuttavia, considerando che ad un consapevole impegno dei docenti corrisponde la necessaria centralità dell'alunno e una personale volontà a collaborare nell'impegno educativo, la didattica metacognitiva può offrire percorsi educativi in grado di innescare positive attitudini alla automotivazione ed alla scoperta del proprio stile di apprendimento in ogni allievo.

Teoria degli stili VAK nfatti, perché la motivazione allo svolgimento di compiti di apprendimento non sia un fattore estrinseco nel processo di educazione della personalità degli allievi, si deve tendere allo sviluppo di abilità di autoregolazione cognitiva, che divengono il volano di attitudini personali ed efficaci all'autorealizzazione ed alla crescita culturale.
Certamente le esperienze di conoscenza che rimangono più radicate nella nostra personalità sono quelle che sono state connotate da vero coinvolgimento e profondo interesse. Nella pratica didattica, diviene essenziale quindi iniziare il più presto possibile con lo sviluppo di abilità i riconoscimento di processi e potenzialità personali, che sono poi prerequisiti indispensabili alla autoregolazione cognitiva.

teoria delle intelligenze multiple

Motivare positivamente all'apprendimento, in ottica metacognitiva, vuol dire, innanzitutto, situare le esperienze scolastiche in quella che Vygotskij chiama zona di sviluppo prossimale (conosciuta anche come area di sviluppo potenziale) che è un'area della personalità in divenire ed in forte espansione nella prima infanzia.
zone of proximal development Vygotsky Consiste nel proporre attività che stimolino la motivazione ad apprendere e siano in grado di ampliare gli interessi di ogni allievo, il tutto in modo calibrato e coinvolgente.
Sono gli allievi stessi a fornirci validi indizi riguardo l'adeguatezza o meno delle esperienze scolastiche: se situate nella zona di sviluppo prossimale, scopriremo i nostri allievi impegnati e coinvolti. Ma questo non è il solo fattore a determinare il successo dei nostri interventi formativi, un'altra variabile che agisce nel campo della motivazione è l'automotivazione al gradimento.
I bambini, ad esempio, vengono invitati, al termine di ogni attività proposta dall'insegnante, a rilevare il proprio gradimento ovvero a riflettere brevemente sul motivo di aver svolto tale attività, il tutto può essere realizzato con approccio ludico o ricorrendo a linguaggi non verbali, nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo elementare, principalmente iconici.

rilevazione del gradimento della drammatizzazione Anche l'abitudine di svolgere brevi discussioni e la condivisione con i compagni di difficoltà e successi risultano tecniche didattiche efficaci nel continuo cammino verso l'autoregolazione cognitiva. Ognuno nei suoi tempi, e nella spinta della propria zona di sviluppo prossimale, i bambini si approprieranno ben presto della tecnica metacognitiva prima, e svilupperanno in modo sempre più raffinato poi, le abilità di autoregolazione nell'automotivazione. Gradualmente e con richieste via via più complesse, saranno i bambini stessi a scoprire ed a proporre attività adeguate al proprio stile di apprendimento, ai loro interessi, e collaboreranno più positivamente nel loro impegno di imparare ad imparare.
L'uso di tecniche metacogitive nella motivazione all'apprendimento ha come finalità quella di far nascere in modo naturale e graduale un germe di automotivazione, e cioè sviluppare in ogni bambino e bambina il piacere nello svolgere compiti di apprendimento, l'aver voglia di scoprire il perché di dati fenomeni e i meccanismi di dati sistemi simbolici, l'essere realizzati nella comunicazione sociale e nelle proprie aspettative, infine imparare ad imparare e crescere in modo armonico.