Sono considerate "acque minerali naturali" le acque che provengono da una falda sotterranea e che sono pure già in partenza, non hanno quindi bisogno di trattamenti per essere disinfettate. In Italia ci sono in commercio circa 270 marche. |
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Alcune acque sono
particolarmente ricche di sali minerali, altre ne sono povere.
Per stare bene, è importante fare la scelta giusta: le acque che contengono molti sali minerali sono
sconsigliate a chi soffre di calcoli renali; esse inoltre non sono adatte
all'alimentazione del neonato, perché il latte artificiale è già molto ricco di sali e
si rischia di sovraffaticare i reni.
In base alla quantità di
sali, le acque minerali si classificano in:
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Il residuo fisso indica
la quantità di sali contenuti in un'acqua; esso si determina facendo bollire a
180° un litro di acqua, fino a completa evaporazione. Quando tutta l'acqua è evaporata,
rimangono i sali minerali.
Più è basso il residuo fisso, più leggera è l'acqua.
Anche noi abbiamo provato a separare i sali dall'acqua con un semplice esperimento.
L'acqua contiene
aria, infatti se metti un bicchiere d' acqua sul termosifone o al sole, dopo un
po' vedrai delle bolle alzarsi verso la superficie o raccogliersi sulle pareti del
bicchiere. |
Le acque minerali inoltre contengono una certa percentuale di anidride carbonica. Se la percentuale è bassa, l'acqua minerale viene classificata "liscia"; se la percentuale è alta, si parla di acqua "gasata". |