Quello che qui proponiamo è un interessante documento di lavoro allegato ad una recente circolare del Provveditorato agli Studi di Torino (la n. 884 del 10 novembre 1998)
La legge finanziaria (449/97)
La legge 449 del 27/12/97 ha modificato per certi aspetti il discorso dell'integrazione ovvero il numero degli alunni per classe ed il metodo di quantificazione dei posti di sostegno .
Rispetto alle classi , abrogando l'art. 72 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, la finanziaria ha fatto sì che le classi con integrazione non fossero più automaticamente composte da 20 alunni bensì da un numero di alunni che può arrivare fino a 25.
Rispetto alla quantificazione dei posti di sostegno , abrogando gli art. 315 comma 3, 319 commi 1,2,3 e 443, la legge finanziaria non dispone più un conteggio a partire dagli alunni in situazione di handicap bensì dalla popolazione scolastica complessiva.
In specifico, le norme prevedevano:
Le norme ( D.M.331 del 24/7/98, Titolo IV art. 37.1 applicativo della legge finanziaria ) ora prevedono:
Desidero ancora informarvi di due aspetti positivi introdotti dalla legge finanziaria :
La documentazione dell'integrazione
Sono consapevole di aver già più volte dettagliato il percorso della nuova documentazione dell'integrazione , ma il numero di domande sul tema indirizzato al gruppo h , mi porta a pensare che tali informazioni risultino ancora patrimonio non ampiamente condiviso .
Sintetizzo pertanto i passaggi fondamentali, riferibili alla L.Q. 104/92, al D.P.R. 24.2.94 ed alla Circolare Regionale n. 11/SAP del 10 Aprile 1995 .
Il documento che attesta la situazione di handicap ai fini dellintegrazione scolastica è denominato Diagnosi Funzionale , è stilato dallUnità Multidisciplinare della ASL al termine di un iter che comprende :
la segnalazione del caso , che avviene a cura della famiglia anche su suggerimento del pediatra di base o della scuola, al Servizio di Neuropsichiatria di territorio
la diagnosi clinica ,che è effettuata dallASL in tempi che non possono essere fissati rigidamente
la valutazione del deficit individuato ,per definire se esso qualifichi la persona come in situazione di handicap ai sensi dellart. 3 della L.Q. 104 ,
la sottoscrizione di un modulo da parte dei genitori , in cui essi esprimono parere favorevole alla stesura della diagnosi funzionale
la stesura, a cura dellUnità Multidisciplinare ( gruppo di esperti neuropsichiatra, psicologo, fisiatra, assistente sociale , pediatra ecc.- a seconda della patologia individuata dalla diagnosi clinica) della stessa ASL ; tale documento viene consegnato ai genitori e da essi alla scuola e rappresenta latto formale che attiva tutti i benefici e tutte le procedure dellintegrazione ; la diagnosi funzionale sostituisce , dal punto di vista amministrativo , il vecchio attestato sanitario e , integrata alla fine della scuola dellobbligo, comprende anche lattestato di idoneità , previsto dalla C.M. 262/88 per la frequenza degli istituti tecnici, professionali , artistici e dei corsi di formazione professionale .
Il primo documento di progettazione dellintegrazione è redatto
allinizio dellanno scolastico, in collaborazione fra genitori, scuola , ASL e
altre figure professionali che si occupano dellalunno, per tutti gli alunni che
frequentano la prima classe / il primo anno di scuola materna e per tutti quelli che
vengono dichiarati in situazione di handicap per la prima volta. Deve essere inviato
allUfficio alla metà di Dicembre.
E stilato dallo stesso gruppo che ha lavorato sul profilo e deve approfondirne , in stretta continuità, gli aspetti di programmazione didattica educativa - riabilitativa e di socializzazione per l'anno scolastico in corso . La compilazione inizia in parallelo alla programmazione della classe ; i tempi di invio sono dettagliati annualmente da una circolare.
A proposito di questi documenti mi preme sottolineare la loro valenza pedagogica , in altre parole intendo dire che sono utili , e previsti dalle norme, in quanto consentono di progettare l'integrazione : tutto ciò che l'alunno in situazione di handicap può fare con e come i compagni , ciò che può fare con loro ma in modo adattato , ciò che deve fare eventualmente da solo perché corrisponde ad un suo bisogno fondamentale , come i compagni possono lavorare per e con l'alunno in situazione di handicap.
Occorre superare la logica esclusivamente burocratica ed amministrativa , che induce a ritenerli utili soltanto ad appoggiare la richiesta di ore di sostegno .
Molti PEI non contengono la " verifica del raggiungimento degli obiettivi" o la confondono con le " modalità di verifica", due esempi potrebbero chiarire:
- in relazione allobiettivo a breve termine "sedersi vicino ai compagni" , se lobiettivo non fosse completamente raggiunto , sarebbe coerente la seguente indicazione : "vuole essere solo nel banco durante le lezioni però accetta di condividere uno spazio di lavoro nel momento in cui si strutturano i gruppi"
- in relazione allobiettivo "intervenire nelle discussioni " potrebbe essere rilevato che " Interviene solo nelle discussioni che riguardano le esperienze personali ma non sempre a proposito".
Un altro argomento che desidero affrontare è l'articolazione degli obiettivi tra PDF e PEI . Tocco questo tema perché la lettura attenta dei documenti ha consentito di notare che talvolta gli obiettivi si ripetono nella loro primitiva formulazione non prevedendo una gradualità verificabile.
In linea generale può valere la seguente indicazione :
- sul profilo , che è un documento di respiro ampio valido per più di un anno , vengono indicati gli obiettivi a lungo termine , intesi come i risultati che si attendono dall'alunno dopo un percorso di lavoro che si snoda nel tempo,
- sul PEI , documento annuale, vengono individuati gli obiettivi a breve termine , agevolmente verificabili , capaci di costruire nel tempo la competenza attesa , descritta come obiettivo a lungo termine nel profilo.
Utile per la progettazione dellintegrazione e della continuità, è richiesta per gli alunni che cambieranno grado di scuola lanno successivo e per quelli nuovi certificati, gli stessi per cui sarà stilato , allinizio dellanno seguente, il PDF .
E evidente pertanto che si tratta di un documento provvisorio , che verrà superato dal profilo, ma non per questo poco importante.
Invito, per renderlo più efficace, a stilarlo utilizzando come riferimento gli assi del profilo stesso , dismettendo la vecchia modulistica molto sintetica e poco collegabile con le modalità di progettazione successive.
E opportuno utilizzare i modelli di PDF e PEI diffusi rispettivamente con la CP. 528 del 26 maggio 95 e con la C.P. 39 dell8 gennaio 1996; ciò in quanto una omogeneità di progettazione favorisce lo scambio di informazioni nel momento del passaggio ad altra scuola (per continuità o trasferimento) e facilita la lettura e la valutazione da parte del gruppo deputato al compito
Allegato: esempio di progettazione
Esempio di articolazione degli obiettivi fra PDF e PEI e di verifica degli obiettivi del PEI, tratto dal materiale pervenuto dalle scuole.
Asse 1 : affettivo relazionale nel PDF
Osservazione-descrizione |
Obiettivi |
Strumenti e proposte |
Verifiche |
Tende ad isolarsi dai compagni e cerca un rapporto privilegiato con l'insegnante. |
Partecipare in modo attivo alle esperienze della classe |
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Nel PEI
Obiettivi a breve termine |
Attività |
Verifica |
Raccordo con la programmazione della classe |
1a)Sedersi vicino ai compagni 1b)Intervenire nelle discussioni 1c)Accettare piccoli incarichi 1d)Utilizzare il materiale 1e)Saper riconoscere le situazioni in cui ha bisogno di aiuto 1f)Saper chiedere aiuto
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Tutti gli obiettivi , escluso il primo, sono comuni alla classe e condivisi dal consiglio di classe/interclasse/insegnanti di sezione Il primo obiettivo sarà perseguito da tutti gli insegnanti. |