Direzione didattica di Pavone Canavese

NUOVO CORSO: materiali e documenti della politica scolastica della legislatura attuale


02.12.2008

Pretendere 4 ore di compresenza
è una battaglia arretrata
di Reginaldo Palermo

 

Con l’imminente apertura delle operazioni per le iscrizioni per il 2009/2010,  le preoccupazioni per il futuro del tempo pieno si moltiplicano, soprattutto nelle città dove questo modello organizzativo è maggiormente diffuso.

Se le preoccupazioni siano fondate o meno lo vedremo nelle prossime settimane.

In molte realtà si stanno diffondendo iniziative mirate a “fare pressing” sui dirigenti scolastici e sull’Amministrazione.

Alcune associazioni di base stanno divulgano “moduli” che i genitori dovrebbero compilare e consegnare alla scuola con la richiesta di “tempo pieno, 4 ore di compresenza e mensa scolastica affidata ai docenti di classe”.

Con tutto il rispetto per una iniziativa che “parte dalla base” ci sembra che si tratti di una proposta-richiesta che sottende una visione angusta, poco innovativa e semplicistica sia della compresenza sia della organizzazione didattica del tempo pieno.


Il perché è presto detto.

Parto dall’esperienza della nostra scuola dove tutte le classi (36) funzionano a tempo pieno nonostante che non vi sia il raddoppio di organico completo.

In tutte le classi c’è la compresenza dei docenti (4 ore) , ma in un discreto numero di classi la compresenza è anche di più.

Per esempio nelle classi in cui l’insegnamento della lingua inglese è affidato agli “specialisti”, l’insegnante di area linguistica (o quello di area matematico-scientifica) dispone di alcune ore “libere”.

Nelle nostre scuole queste ore vengono utilizzate per due tipologie di attività secondo quanto espressamente previsto dal nostro POF:

-         sostegno ad alunni stranieri presenti in altre classi del plesso

-         sostegno ad alunni con diagnosi di “difficoltà specifiche di apprendimento” (la nostra scuola ha sottoscritto con i servizi specialistici dell’ASL un apposito protocollo d’intesa in tal senso)

Inoltre gli stessi insegnanti di inglese specialisti (che contrattualmente sono tenuti a svolgere 18-20 ore di lezione di inglese) dispongono di alcune ore “libere” che vengono usate per gli scopi suddetti.

Ovviamente tali attività si svolgono in compresenza con l’insegnante della classe interessata.


Ma la questione della compresenza è un po’ più complessa anche per un altro motivo: la compresenza realizzata con due insegnanti che stanno contemporaneamente nella stessa aula non sempre è produttiva, anzi in talune circostanze può essere persino controproducente: non entro nei dettagli perché chi insegna sa benissimo di cosa stiamo parlando.

Il problema vero è che, per dispiegare appieno la propria funzione, la compresenza necessita anche di attrezzature e spazi adeguati.

Questo significa che in una scuola con 10 classi tutte a tempo pieno i locali disponibili dovrebbero  essere almeno 15: ma questo, purtroppo, non sempre si verifica e allora la presenza contemporanea di 2 insegnanti nella stessa aula diventa una necessità e non una scelta.

Ma allora chi chiede (o pretende) a viva voce le 4 ore di compresenza dovrebbe avere il coraggio e la forza di chiedere e pretendere con altrettanto vigore che le 4 ore siano qualificate anche sul piano pedagogico e organizzativo.

Questo, tuttavia, rimanda anche a competenze che non sono esclusivamente del Ministero o della singola scuola: la fornitura di locali adeguati, per esempio, spetta agli Enti locali che non sempre si rendono conto che per “fare” un buon tempo pieno non basta un locale per ciascuna classe.

E poi c’è il problema delle attrezzature e dei materiali: in molte circostanze, la compresenza fatta tutta in classe non è una scelta, ma una necessità dovuta alla mancanza di  sussidi adeguati.

 

Insomma quella della compresenza non è una questione puramente aritmetica ma è un problema che mette in gioco innanzitutto quella autonomia didattica e di ricerca garantita dalla legge ma che ormai troppo spesso si trascura perché richiede capacità di elaborazione e di innovazione, risorse mentali e desiderio di cambiamento. In una parola, richiede fatica.

Le 4 ore di compresenza e stop fanno parte di un vecchio armamentario che andrebbe superato al più presto. 

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