Direzione didattica di Pavone Canavese

[educazione interculturale] [home page]

(18.05.99)

LA FORMAZIONE DEI MEDIATORI LINGUISTICI


La formazione dei mediatori linguistici avviene nel Laboratorio di formazione che RUE ha attivato dal 25 ottobre 1997 con cadenza periodica (una o due volte al mese, con incontri della durata di 3 ore ciascuno: in totale, sino al 24 aprile 1999, il Laboratorio si è riunito 28 volte, corrispondenti ad 84 ore) e fondato sull’interazione continua fra la prassi e la teoria per una formazione non limitata nello spazio e nel tempo ma flessibile e continua, nella quale l’auto-formazione si accompagna ad interventi di esperti esterni ed all’attività di mediazione.

Al Laboratorio si unisce la partecipazione ai seminari transnazionali dei progetti Comenius azione 2 e Leonardo da Vinci finalizzati alla definizione di un profilo professionale del mediatore interculturale e del mediatore culturale europeo dei quali RUE è, dal 1998, partner.

Il Laboratorio ha fatto emergere la necessità di fondare pedagogicamente l’educazione interculturale in termini di

  1. chiarezza di idee su motivazioni, finalità e ricaduta nella didattica ordinaria;
  2. individuazione di criteri per una pedagogia interculturale;
  3. interdisciplinarietà del sapere pedagogico

così da consentire il passaggio da una situazione di multiculturalità ad una di interculturalità reale, spazio educativo comune di interazione fra tutti i soggetti coinvolti nella formazione del minore straniero (insegnanti, mediatori ed anche genitori, ai quali RUE dedica un’attenzione formativa particolare e per i quali ha predisposto appositi vademecum e corsi formativi).

Le finalità del progetto formativo di RUE sono perciò state individuate in:

  1. apprendimento di processi, strategie, atteggiamenti culturali, paradigmi e metodologie fondative di diverse discipline culturali;
  2. progettazione di una metodologica trasversale non solo ai diversi linguaggi disciplinari ma anche ai vari ordini di scuola, nella convinzione che solo tramite la "cultura della ricerca" è oggi possibile costruire forme di continuità curricolare centrate sulla coerenza e il raccordo metodologico fra il sistema formativo scolastico e l’extrascuola;

Operativamente, il progetto si articola in momenti strettamente legati fra loro:

  1. laboratorio pedagogico,
  2. laboratorio teorico-pratico e di formazione giuridica,

finalizzati alla promozione della capacità di tradurre il sapere in saper fare sul versante comunicativo-relazionale, organizzativo, dell’analisi delle esperienze, della progettazione, delle verifiche e delle valutazioni.