06.12.2008
																	
																	
																	Finanziamenti 
																	alle scuole 
																	paritarie,
																	
																	autonomia 
																	sempre più a 
																	rischio
di Reginaldo Palermo
La 
		“battaglia” sulla questione dei fondi per le scuole paritarie è solo 
		all’inizio. 
		Alla CEI, infatti, non era piaciuta per nulla la decisione presa dalla 
		Camera di respingere ogni emendamento sul ripristino dei 134 milioni 
		“tagliati” alle scuole private. 
		Negli ultimi giorni,  con il passaggio della legge di bilancio al 
		Senato, il problema è tornato all’ordine del giorno.
		E così il relatore di maggioranza, il sottosegretario Vegas, ha 
		annunciato in aula che il Governo si sarebbe impegnato a restituire alle 
		paritarie almeno 120 milioni.
		Il ministro Tremonti, un po’  “obtorto collo”,  ha accettato ma ha 
		voluto mettere clausole ben precise.
		Intanto i 120 milioni non saranno collocati direttamente su un capitolo 
		di spesa intitolato “finanziamenti alle scuole paritarie” ma faranno 
		parte dela dotazione complessiva del Ministero dell’Istruzione che, in 
		accordo con il Dicastero dell’Economia e con il Ministro degli Affari 
		regionali, ne deciderà la destinazione.
		Non solo, ma sarà necessario acquisire anche il parere (non vincolante) 
		della Conferenza Stato-Regioni.
		La mossa di Tremonti è chiaramente finalizzata a mettere in seria 
		difficoltà l’opposizione, che alla Camera aveva presentato l’emendamento 
		per il ripristino di 134 milioni per le private, emendamento respinto 
		dalla maggioranza.
		Per comprendere meglio la questione, va detto che i 120 milioni 
		“concessi” da Tremonti non bastano neppure per porre riparo ai pesanti 
		tagli ai quali è stato sottoposto il bilancio del Miur.
		Tagli così pesanti che il Ministero è già stato costretto a comunicare 
		alle scuole che, nel predisporre il Programma annuale 2009, non potranno 
		contare su nessuna risorsa certa per le spese di funzionamento generale.
		A questo punto cosa succederà in Conferenza Stato-Regioni, dove le 
		Regioni di centro-sinistra sono in maggioranza ?
		Si deciderà di dare il via libera alla assegnazione della somma in 
		questione alle paritarie, lasciando le scuole statali in seria 
		difficoltà anche per l’acquisto dei beni essenziali ?  
		Non è da escludere che, alla fine, prevalga una soluzione 
		“all’italiana”: un po’ agli uni e un po’ agli altri, scontentando 
		inevitabilmente tutti.