PERCORSI ED
UNITA DIDATTICHE
(a cura di Gianni Cimalando)
In questa sezione del
nostro sito ci proponiamo di pubblicare unità didattiche ipotizzate allinterno di
percorsi di programmazione triennale da realizzarsi nella scuola secondaria superiore.
Sarà nostra cura verificare di volta in volta che il materiale in oggetto prenda pertanto
spunto dalla metodologia della programmazione curricolare e preveda esplicitamente
l'articolazione del processo di insegnamento/apprendimento in unità didattiche, al fine
di rendere "compatibili gli obiettivi stabiliti con i limiti di tempo e di spazio
disponibili" per l'insegnamento della/e disciplina/e.
Prescindendo volutamente dal dibattito sulla "pedagogia per obiettivi" che ha
accompagnato la diffusione della metodologia della programmazione nella scuola italiana,
intendo comunque proporre di seguito alcune riflessioni in merito all'utilità della
costruzione di unità didattiche, anche per l'insegnamento scolastico della storia.
Le unità didattiche, infatti, imponendo al docente una precisa definizione delle fasi di
svolgimento del lavoro con gli alunni, si rivelano strumenti utili per accrescere la
"governabilità pedagogica dei processi formativi".
La struttura complessiva di un'unità didattica
Innanzi tutto, è
opportuno ricordare che un'unità didattica descrive un'esperienza di
insegnamento/apprendimento, articolata in un complesso organico di abilità e conoscenze
conseguibili da uno studente in un tempo definito e con risultati accertabili.
Ogni unità didattica possiede, quindi, una sua autonomia, pur costituendo un segmento di
un percorso all'interno del quale è possibile cogliere pienamente la sua funzione, sia in
rapporto alle abilità sia in rapporto alle conoscenze da acquisire.
Il docente - che progetta il percorso complessivo - garantisce attraverso la
programmazione dei singoli segmenti, la coerenza e la gradualità degli apprendimenti,
considerando i risultati raggiunti al termine di ogni unità didattica come i prerequisiti
necessari per la prosecuzione del lavoro.
Così, tutte le unità, si inseriscono in un itinerario didattico complessivo che si
sviluppa partendo dalle acquisizioni già maturate attraverso le precedenti unità
didattiche e riflette in sé il filo conduttore di tutto il percorso. In secondo luogo, va
sottolineato che un'unità didattica riprende nella sua struttura i diversi elementi del
curricolo triennale o annuale programmato, riconducendoli in modo dettagliato alla pratica
didattica quotidiana. Comprende, pertanto, la definizione degli obiettivi, dei contenuti,
delle metodologie e si conclude con la verifica e la valutazione dell'efficacia del lavoro
compiuto su un tema specifico o su un periodo definito.
Propongo infine due osservazioni a favore dell'impegno richiesto all'insegnante per la
costruzione delle unità didattiche. Innanzi tutto, mi sembra opportuno notare l'utilità
di tradurre gli obiettivi di apprendimento triennali, indicati dai programmi, in obiettivi
relativi al singolo segmento di attività. La definizione di obiettivi specifici per ogni
unità didattica non solo garantisce la finalizzazione di ogni fase del lavoro al
conseguimento delle abilità e delle competenze prescritte, ma impone anche un'attenta
riflessione per la scelta dei contenuti e dei metodi e costituisce la base di partenza per
la preparazione delle verifiche. In secondo luogo, intendo sottolineare l'importanza di
una precisa determinazione del numero di ore destinate allo svolgimento di un'unità
didattica. Definire la durata dell'unità comporta, infatti, per l'insegnante, un'attenta
gestione del tempo e, quindi, una precisa articolazione delle fasi di lavoro: consente di
programmare come e quando alternare alle spiegazioni momenti di partecipazione attiva
degli studenti e di prevedere l'ampiezza delle informazioni e il livello di
approfondimento per la trattazione dei diversi contenuti da affrontare.