I TRE COSMONAUTI
Liberamente tratto da un racconto di Umberto Eco
Tre
cosmonauti vanno su Marte. Li anima un certo spirito competitivo oltre a quello di avventura. Sono un americano, un russo e un cinese. Fanno a gara a chi arriva prima. |
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Alla fine arrivano tutti e tre, ma si guardano diffidando l'uno dell'altro. | |
Quando
però arriva la notte si sentono tristi e l'americano, nel buio, chiama la mamma. Dice: "Mommy". E il russo dice: "Mama". E il cinese: "Ma-Ma". Capiscono che stavano
dicendo la stessa cosa e provano gli stessi sentimenti. |
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Infine,
arriva il mattino e improvvisamente da un ciuffo di alberi esce un marziano.
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Ma
improvvisamente un uccellino cade dal nido. Pigola disperato. L'americano il russo e il cinese lo guardano e non sanno trattenere una lacrima di compassione. A quel punto, accade un fatto strano.
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Il cinese si rivolge allora ai
due amici. "Avete capito" dice. "Noi credevamo che questo mostro fosse diverso da noi, invece anche lui ama gli animali e sa commuoversi, ha cuore". I terrestri hanno capito la lezione: |
Dopo la lettura di questa storia abbiamo capito che nonostante le diversità fisiche, di religione, nella lingua, nelle tradizioni, tutti quanti abbiamo un cuore e dei sentimenti per questo è necessario, imparare a conoscerci e rispettarci.
Vi proponiamo anche una bella filastrocca della diversità, da completare con le parole:
grasso,
brutto,
somaro,
sposato,
leggeri,
barca,
gente.
Classe IV B di Pavone