DALLA STANZA DEL COMPUTER AL COMPUTER DA TAVOLO: IL PROGRAMMA 101

Verso la metà degli anni '60 sono messi a punto i chip. Un chip contiene l'equivalente di milioni di transistor. 

I circuiti integrati, danno il colpo finale ai giganteschi calcolatori e le dimensioni dei computer si riducono.

 

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Per la sua costruzione si utilizzano ancora i transistor, poiché i circuiti integrati sono oggetti ancora sperimentali, fragili e carissimi.

 

Nel 1965, alla fiera di New York l'Olivetti presenta il programma 101 (P101), che per le sue caratteristiche, la capacità di elaborare dati e il semplice linguaggio di programmazione, è considerato il primo personal computer del mondo.

 

 

Prima del P101 esistevano solo grandi calcolatori gestiti da tecnici in centri specializzati, oppure le tradizionali calcolatrici meccaniche in grado di fare le 3 o 4 operazioni e prive di capacità di programmazione. Alcuni anni dopo la sua nascita, il P101 viene copiato dalla Hewlett Packard che deve pagare una multa di circa un milione di dollari alla Olivetti per aver utilizzato, nel suo computer HP9100, alcune delle soluzioni tecnologiche adottate dal programma 101 e brevettate.

 

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