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(09.08.2013)
Consigli ai neo abilitati TFA: rivendicazioni praticabili.
 E' evidente, almeno a me, il fatto 
che se lo Stato è così inefficiente da bandire numeri a caso, a patirne non può 
essere un abilitato che ha ottenuto un titolo, pagato delle tasse universitarie, 
superato una selezione, dedicato un anno della propria vita a questo scopo (dopo 
quelli della laurea). Quindi trovo assai legittimo che gli abilitati TFA 
richiedano l'inserimento in GaE, mantenendo un sistema a doppio canale 
Concorso/Graduatorie. 
Beninteso occorre migliorare il canale concorsuale che, allo stato attuale, pare 
piuttosto deficitario, ma questo è un altro discorso.
Ritengo tuttavia che la mobilitazione per l'inserimento nelle GaE non sarà 
sufficiente, almeno per qualche anno per mancanza di "massa critica", e quindi 
occorre un piano B che con la presente suggerisco.
La linea del Piave delle rivendicazioni dei tieffini dovrebbe essere la 
seguente: 
inserimento immediato nella seconda fascia delle graduatorie d'Istituto; 
allargamento della validità della seconda fascia non già alle sole 20 scuole 
attualmente previste, ma a tutta la provincia (come per le GaE); 
reclutamento entro il 31 di agosto, con chiamate da Provveditorato (UST 
provinciale) in coda alle chiamate dalle GaE.
Questa modalità renderebbe 
l'abilitazione tramite TFA una sorta di quarta fascia delle GaE e, almeno dal 
punto di vista della pagnotta (conseguimento di incarichi a Tempo Determinato) 
l'avere conseguito l'abilitazione sarebbe un concreto vantaggio sui non 
abilitati.
Augh. Ho detto.