Direzione didattica di Pavone Canavese

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E-Learning: la "scuola" del futuro ?

a cura di Simona Palermo

Didattica in rete:
la tecnologia non è tutto

 

La didattica basata sull’utilizzo del computer necessita di un'appropriata infrastruttura hardware e software. Innanzitutto, ovviamente, un computer, il quale può essere o meno connesso ad una rete Intranet o Internet. Nei corsi in autoapprendimento di seconda generazione ci si avvale di strumenti multimediali classici quali i CD-rom, mentre nelle esperienze più recenti l’acquisizione del materiale didattico avviene solitamente tramite la rete.

Nell’apprendimento collaborativo, sul quale abbiamo finora concentrato la nostra attenzione, il web viene utilizzato sia come canale di distribuzione sia come risorsa: attraverso la rete vengono messi a disposizione i materiali didattici, ma soprattutto grazie alla rete i partecipanti comunicano e interagiscono.

La somministrazione dei materiali didattici può avvenire esclusivamente attraverso la rete o supporti multimediali oppure gli strumenti tecnologici vanno ad integrare soltanto alcune fasi di attività didattiche più tradizionali. Ne derivano tre forme principali di erogazione di corsi: tutto il corso svolto in presenza (forma tradizionale), tutto il corso svolto a distanza e in rete (forma più innovativa) o, infine, utilizzo di risorse Web per integrare la didattica (forma mista o blended).

Grande importanza è rivestita dall’ambiente software utilizzato per la realizzazione di un corso on-line, che dovrebbe mettere il docente nella condizione di operare in un ambiente didattico il più possibile simile a quello in cui è abituato ad insegnare. Sebbene non siano richieste al docente competenze di programmazione né conoscenza approfondita del software, nella pratica sono necessarie nozioni minime sul software e una certa abilità di manipolazione degli oggetti multimediali utilizzati.

Alla figura del docente tradizionale, si aggiungono normalmente altre figure diversamente coinvolte nelle varie fasi del processo: progettazione, erogazione del corso e coordinazione dell’attività. Sul fronte tecnologico lavorano il sistemista esperto della piattaforma hardware (server di rete) e software (sistema operativo e Web server) e il softwarista esperto dell’ambiente virtuale specifico; sul fronte didattico operano il docente esperto di progettazione didattica e il docente esperto della materia oggetto del corso. I docenti possono essere coadiuvati durante l’attività didattica da esperti della comunicazione. Naturalmente queste competenze possono anche coincidere in una stessa figura e non necessariamente devono corrispondere a persone fisiche diverse.

L’installazione del software aggiuntivo indispensabile per la fruizione del corso dev’essere agevole per gli utenti e facilitata da istruzioni chiare e assistenza tecnica laddove necessario.

Gli ambienti software oggi disponibili per la progettazione e la gestione di corsi on-line, spesso indicati con la sigla LMS (Learning Management Systems), sono numerosi. Alcuni rappresentano versioni aggiornate di prodotti nati per la realizzazione di corsi off-line di seconda generazione, altri, di più nuova concezione, sono stati modellati sulle esigenze della didattica interattiva e collaborativa. In quest’ultimo caso, gli strumenti tecnologici forniscono ambienti software per supportare le attività di gruppo e l'apprendimento collaborativo integrando in un ambiente unico tre aspetti fondamentali:

La COMUNICAZIONE on-line può avvenire su diversi livelli:

L’annullamento dei vincoli di spazio e di tempo consente all’utente di scegliere il momento ideale per lo studio così come per la comunicazione. Questa può avvenire in differita (modalità asincrona), senza cioè che gli interlocutori siano contemporaneamente collegati in rete: ciò è reso possibile da strumenti quali e-mail, mailing list, bacheche elettroniche e archivi condivisi, gruppi di discussione (conferences o newsgroups), mediante i quali ciascun studente può decidere quando leggere, comporre e spedire messaggi.

Le interazioni fra i partecipanti possono però anche avvenire in tempo reale (modalità sincrona). In questo caso il mittente e il destinatario della comunicazione sono simultaneamente presenti in rete durante il flusso di messaggi.

In realtà ciò che rende uno strumento sincrono o asincrono è il suo specifico utilizzo: anche l’e-mail, strumento tipicamente asincrono, può essere, ad esempio, utilizzata in modalità sincrona, tutto dipende dall’intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui l'informazione è inviata e quello in cui è ricevuta.

In passato le prime esperienze didattiche a distanza in modalità sincrona sono state realizzate mediante l’utilizzo del telefono. Ad esempio, nel 1935 nel distretto scolastico dell'Iowa il telefono venne impiegato nell’insegnamento ai bambini malati, impossibilitati ad uscire di casa o ricoverati in ospedale. Oggi gli strumenti di comunicazione sincrona più utilizzati sono l'audio-video conferenza e la chat.

Nell’audio-video conferenza assume grande importanza la qualità delle immagini e del suono, che possono essere integrati ulteriormente da elementi grafici e sonori. Gli aspetti visivi e sonori contribuiscono a mantenere viva l’attenzione da parte degli studenti. Attenzione particolare merita, come sempre, la valorizzazione degli aspetti sociali del processo di gruppo e la moderazione della discussione.

Altro mezzo assai efficace per la comunicazione sincrona è la chat, che può essere arricchita di emoticons (le note "faccine" J ) e altri accorgimenti per connotare emotivamente la conversazione scritta.

Nelle varie circostanze del processo formativo e per scopi differenti, si può scegliere tra i diversi strumenti, sincroni e asincroni, a disposizione. La comunicazione asincrona, pur mantenendo alcune caratteristiche proprie della discussione sincrona (in presenza e a distanza) quali la possibilità di scambi rapidi e spontanei, presenta anche i vantaggi del discorso scritto, quali la mediazione del testo, tempi di riflessione più lunghi per rivedere sia i messaggi ricevuti sia quelli prodotti, con la possibilità di modificarli. Questa modalità consente ai partecipanti di contribuire secondo i propri ritmi e nei momenti più congeniali, interpretando appieno la filosofia dell’apprendimento a distanza. La modalità sincrona normalmente viene utilizzata per rendere possibile lo svolgimento a distanza di attività che tradizionalmente richiedono la presenza e risulta particolarmente efficace nella fase di impostazione ed organizzazione di un’attività, per la definizione di compiti e ruoli e per fornire e richiedere sostegno ai membri del gruppo. È la modalità da preferire anche per la gestione di eventuali dubbi o incomprensioni che possono crearsi tra i partecipanti all’attività e, in generale, per la richiesta di informazioni rapide e urgenti.

Anche per la CONDIVISIONE DI RISORSE, alcuni software consentono di operare in modalità sincrona. Gli strumenti che permettono di condividere risorse in tempo reale sono gli schermi condivisi e lavagne elettroniche, spazi visibili e accessibili a tutti i partecipanti sulla base del principio WYSIWIS (What You See Is What I See = tu vedi quello che vedo io). Sulla lavagna condivisa si può scrivere, disegnare, indicare, sottolineare, cancellare.

Tra le risorse condivise, testi lineari e ipertestuali sono resi accessibili in modo asincrono, per una semplice lettura o per una modifica interattiva. In quest’ultimo caso esistono alcune difficoltà relativamente al controllo dell'accesso ai file per impedirne la modificazione simultanea da parte di utenti diversi e al controllo delle diverse versioni da attribuire a persone diverse. I contributi dei vari partecipanti vengono discussi e analizzati, poi riordinati e trasferiti in un archivio condiviso di materiale che conserva la conoscenza accumulata e "costruita" dal gruppo attraverso l’attività collaborativa. I messaggi scambiati possono essere così facilmente reperiti in momenti successivi.

I software progettati per supportare PROCESSI DI GRUPPO e di apprendimento collaborativo mirano a facilitare la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i partecipanti.

Un clima favorevole per l’attività di gruppo è facilitato da strumenti e risorse per conversare informalmente e stimolare la socializzazione e l’affermazione del senso di appartenenza al gruppo. Nell’ambiente virtuale è importante fornire opportunità d’incontro, programmate ma anche casuali, analoghe a quelle offerte dalla frequentazione di luoghi d’incontro reali quali la scuola, il campus, l’ufficio, ecc. Particolarmente efficaci in tal senso le metafore spaziali che richiamano ambienti reali, "stanze" virtuali dove si dialoga su temi specifici, ma anche ambienti informali per i momenti di relax e socializzazione (ad es., aree del "caffè", "corridoi" elettronici, ecc.)

Diversi tipi di attività di gruppo possono essere supportate dalle conferenze telematiche, inclusi seminari, piccole discussioni di gruppo, presentazioni di gruppo, dibattiti, gruppi di apprendimento tra persone dello stesso livello e così via.

Alcuni software sono provvisti di strumenti per la gestione di progetti: strumenti per la suddivisione dei compiti da svolgere e per condividere le scadenze (agende e calendari condivisi), strumenti di votazione, strumenti per generare, archiviare e stabilire priorità tra le idee, strumenti per strutturare la discussione.

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