Progetto Storia del '900. Strumenti didattici

 

Prova di italiano del nuovo esame di stato
(
TIPOLOGIA B )
REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE"

(UNA TRACCIA SULLA STORIA DEL ‘900)

 

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredino e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ un titolo alla tua trattazione.

Se scegli la forma del "saggio breve", indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).

Se scegli la forma dell’ "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).

Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo).

Non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

 

AMBITO SOCIO ECONOMICO

ARGOMENTO: Le conseguenze sociali ed economiche della riorganizzazione del sistema di fabbrica nei paesi interessati al fenomeno della cosiddetta seconda rivoluzione industriale.

"Inizialmente il fatto più appariscente, soprattutto là dove come in Germania la industrializzazione è rapidissima e comporta la nascita di grandi complessi, è la crescita della classe operaia. In venticinque anni, tra il 1882 e il 1907, gli occupati nel settore industriale [in Europa] passano da poco più di 16 milioni a 26 milioni. Ma le nuove strutture, sia aziendali sia urbane, esigono anche nuovi dirigenti e intermediari non solo ad alto livello, ma soprattutto a livello medio. Le nuove attività economiche, e la "modernizzazione" nel suo complesso, sviluppano una rete di servizi gestiti da un nuovo ceto impiegatizio che, anche se addetto a mansioni subalterne e di provenienza popolare, tende a distinguersi dall’operaio manuale. Si moltiplicano inoltre i piccoli e medi esercizi commerciali, che alimentano anch’essi la crescita e la riproduzione del ceto medio."
P. Villani, L’età contemporanea, Bologna 1983

 

"Con il passare degli anni ho imparato molto sui salari. In primo luogo credo che, a parte ogni altra considerazione, le nostre vendite dipendano in una certa misura dai salari che paghiamo. Se siamo in grado di distribuire salari elevati, quel denaro può allora essere speso e contribuirà a rendere più prosperi rappresentanti, distributori, produttori e lavoratori che operano in altre linee industriali e la loro prosperità avrà un riflesso nelle nostre vendite. Alti salari diffusi in un intero paese corrispondono ad una prosperità diffusa nell’intero paese, purchè tuttavia salari più elevati vengano pagati per una produzione più elevata. Pagare salari elevati e abbassare la produzione significa cominciare ad avviare le imprese sulla china discendente."
H. Ford, Autobiografia, Milano, 1982

 

"Nel futuro, l’adozione generale del sistema scientifico raddoppierà rapidamente il rendimento del lavoratore medio dell’industria. Considerate cosa questo significa per l’intero paese; considerate l’aumento nella quantità di oggetti, necessari o meno, che risulteranno disponibili per l’intero paese; la possibilità di ridurre, ove ciò sia desiderabile, l’orario di lavoro; l’accresciuta opportunità in seguito a tutto questo, di favorire l’istruzione, la cultura, i periodi di svago."
F. Taylor, tratto da D. Nelson, Taylor e la rivoluzione manageriale, Torino, 1988


"E’ un sollievo quando si viene via dalla linea di montaggio. Un sollievo enorme. Non posso esprimerlo a parole. Quando sei alla linea, essa ti domina per tutto il tempo. [ ] Sai…..un giorno dopo l’altro…senza mai fermarsi. Ho ancora degli incubi a questo proposito. Non sarei capace di tornare a quella linea. Per niente al mondo."
Testimonianza di un operaio, tratta da H. Beynon, Lavorare per Ford, Torino, 1975

 

"Con il potenziamento del sistema industriale le periodiche crisi di sovrapproduzione divennero più gravi e i loro effetti si diffusero in tutto il mondo. La paralisi dell’apparato produttivo che esse provocavano, con i fallimenti a catena e le improvvise ondate di disoccupazione operaia, aveva conseguenze tanto più disastrose quanto maggiori erano l’importanza e le ramificazioni dell’industria nel tessuto economico della società e l’ampiezza della rete di scambio."
R. Villari, Storia dell’età contemporanea, Bari 1975

 

Tempo assegnato per lo svolgimento: 3 ore

 

materiale inviato da    Rossana Delmastro
                          docente presso Liceo Statale classico-scientifico
                          " I. Newton" di Chivasso (Torino)

 

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