Direzione didattica di Pavone Canavese

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Lo stato dell'arte a giugno 1998
(a cura dell'ins. tutor del circolo didattico di Pavone Vera Antonietto)

Le nuove disposizioni ministeriali (DM 682/ Normativa 681 del 4/11/97), insieme al Documento relativo ai contenuti per la formazione di base presentata dal M.P.I. all’Accademia dei Lincei (20/3/9), costringono, oltre ad una nuova ripartizione della Storia, ad un ripensamento delle finalità e degli obiettivi della materia stessa e ad una riformulazione didattica che integri "le diverse dimensioni disciplinari e metodologiche".

A seguito dell’introduzione di tali innovazioni, è stato avviato, da parte del Provveditorato agli Studi, in collaborazione con l’IRRSAE e il Dipartimento di Storia dell’Università di Torino, un corso di aggiornamento per i docenti di Storia in servizio.

La Commissione di Studio Provinciale, tenendo presente anche le esigenze emerse dall’analisi dei questionari, distribuiti inizialmente agli insegnanti disponibili come tutor, ha individuato un percorso formativo, tendente all’approfondimento sia delle competenze disciplinari e metodologico-didattiche, che di quelle comunicative e gestionali.

Nel primo modulo del percorso (17 aprile) il Prof. C. Dellavalle (docente ordinario di Storia contemp. all’Università di Torino) e il Prof. A. Ballone (docente collaboratore presso la stessa Facoltà) hanno illustrato come la Storia del ‘900, soprattutto nel suo passato più recente, pur essendo tradizionalmente ritenuta una realtà difficile da trattare, a cui ci si deve accostare con dovuta neutralità in nome di quell’oggettività che sempre deve permeare la ricerca scientifica, sia insegnabile e debba essere insegnata.

Infatti, non solo il presente è intessuto di passato, ma solo aderendo ai problemi del presente è possibile uno studio motivato della storia umana.

Esistono tuttavia reali complicazioni nell’insegnamento-apprendimento della Storia recente, quali:

Come si può ovviare a tali problemi?

Per ciò che riguarda la periodizzazione, è necessario esplicitare sempre i criteri culturali e didattici, in base ai quali sono state operate le scansioni temporali di un certo periodo e le modalità di analisi applicate.

Anche per le fonti, le finalità conoscitive e didattiche, il percorso definito e motivato con gli allievi dovranno orientare e comandare le scelte.

Nella complessità e frammentarietà del ‘900 è possibile trovare una specificità, ossia dei tratti comuni che consentano di ricostruire il secolo?

Sul piano dei contenuti, il Prof. Dellavalle ha individuato alcuni temi distintivi:

Dal punto di vista euristico, vengono proposti il modulo, inteso principalmente come un percorso metodologico e didattico progettuale e aperto e il laboratorio, luogo ideale in cui mettere in grado gli allievi di costruire il sapere storico , di affrontare l’uso corrente della Storia e di comprendere il discorso storico verbale o filmato.