Direzione didattica di Pavone Canavese

Progetto Storia del '900. Film


Filmografia essenziale
(a cura di Gianni Cimalando)

 

Vengono di seguito elencate alcune delle opere più note relativamente al tema del nazismo, della deportazione e della realtà sovietica negli anni dello stalinismo.
L’elenco, come è evidente non ha alcun carattere di completezza ed esaustività.
Tutti i film indicati sono facilmente reperibili in videocassetta.

 

Filmografia sulle barbarie del ‘900: una pluralità di approcci

Benigni R., La vita è bella, Italia, 1998.
Inutile spendere troppe parole per presentare un film che ha riscosso tanto successo di pubblico e di critica (anche se non sempre unanime….basti pensare alle posizioni assunte da "Il Foglio" di Ferrara); comunque la si pensi si tratta di uno strumento utile per avvicinare gli studenti (tutti!) alle tematiche della deportazione.

Chaplin C., Il grande dittatore, USA, 1940.
Grande parodia di Hitler e del nazismo. Un tentativo, perfettamente riuscito, di trattare con umorismo una grande tragedia (al quale si è ispirato il Benigni di La vita è bella, 1998).

Costa-Gavras C., La confessione, USA, 1970.
Si tratta della ricostruzione del processo Slansky, svoltosi a Praga nel 1952, attraverso il racconto che ne ha fatto uno dei quattordici imputati, Arthur London. Fu quello uno dei più spettacolari processi di stile "staliniano", nel quale gli imputati – tutti dirigenti comunisti – furono costretti a confessare crimini non commessi.

Costa-Gavras C., Music box, USA, 1989.
Un profugo ungherese negli USA viene accusato di essere stato un aguzzino nazista durante l’occupazione tedesca nel suo paese. La figlia avvocato lo difende in tribunale e per farlo deve scavare nel passato del padre e nella storia della persecuzione antiebraica.

De Sica V., Il giardino dei Finzi Contini, Italia, 1970.
Tratto dal romanzo di Bassani, ricostruisce la vita di una ricca famiglia ebrea, dalle leggi razziali alla deportazione.

Faenza A., Jona che visse nella balena, Italia-Francia, 1993.
Dal romanzo "Anni d’infanzia", il libro in parte autobiografico dello scienziato olandese Jona Oberski. Il piccolo ebreo olandese Jona, finisce in un lager insieme ai genitori. Scoprirà gli orrori costretto al contatto quotidiano con la fame, il freddo, la morte. Apprezzabili le musiche di Morricone.

Kieslowsky K., Non dire falsa testimonianza, Polonia,1989.
Un episodio del "Decalogo" in cui si racconta di una giovane donna ebrea polacca che riconosce in un’anziana professoressa colei che si era rifiutata di nasconderla quando, bambina, cercava di sfuggire ai tedeschi.

Kramer S., Vincitori e vinti, USA, 1961.
Ricostruzione del processo di Norimberga del 1948 (vi compaiono i famosi filmati girati dagli alleati quando sono entrati nel campo di Bergen Belsen, trasmessi poi solo in anni recentissimi dalla televisione). Il processo contro gli ex nazisti si svolge mentre gli americani, che stanno attuando il ponte aereo su Berlino bloccata dai russi, si mostrano sempre più decisi a chiudere le vecchie contese con la Germania per concentrarsi nella lotta al comunismo.

Lanzmann, C., Shoah, Francia, 1985.
Documentario di 9 ore sullo sterminio costruito attraverso le testimonianze dei protagonisti e dei testimoni.

Lizzani C., L’oro di Roma, Italia, 1961.
La storia del vano tentativo di evitare la deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma versando al comando tedesco del gen. Kappler un riscatto in oro.

Lumet S., Daniel, USA, 1983.
Il processo e la condanna dei Rosemberg, ebrei americani accusati di essere spie sovietiche, dal punto di vista del figlio Daniel.

Malle L., Arrivederci ragazzi, Francia, 1987.
Malle L., Cognome e nome: Lacombe Lucien, Francia, 1974.
Tutti e due i film di Malle sono ambientati nella Francia collaborazionista di Vichy. In particolare, arrivederci ragazzi, è forse il film che ha ispirato R. Faenza, inducendolo ad assumere il punto di vista del bambino per narrare la sua storia.

Mihaileanu R., Train de vie, Polonia, 1998
E’ la storia di un gruppo di ebrei polacchi che per salvarsi dalla deportazione tedesca organizzano un finto convoglio e si dividono in guardie e deportati per raggiungere le linee alleate; durante il percorso però i ruoli di ciascuno vengono interpretati un po’ troppo alla lettera; il regista aveva in un primo tempo pensato a R. Benigni per la parte del protagonista; squarci di umorismo uniti ad una seria analisi psicologica del rapporto dominatori/dominati.

Pakula A.J., La scelta di Sophie, USA, 1982.
La terribile esperienza di una madre nei campi di sterminio segna in modo tragico, anni dopo, negli Stati Uniti, il destino suo e dell’uomo che la ama. È un film molto duro, che può aiutare a capire i sensi di colpa degli ebrei americani verso la shoah.

Resnais A., Notte e nebbia, Francia, 1955.
Documentario sui campi di sterminio.

Rolland A., Europa Europa, Polonia, 1991.
Dall’omonimo romanzo autobiografico, la storia di un ragazzo ebreo che, durante la guerra, si salva facendosi credere "ariano" e nascondendosi fra i nazisti.

Schatzberger J., L’amico ritrovato, USA-Germania, 1989.
Il soggetto è tratto dai tre romanzi di Uhlmann dai quali H. Pinter ha ricavato una geniale sceneggiatura a più piani.

Spielberg S., Schindler’s list, USA, 1994.
Il celebre film di Spielberg racconta la storia dell’industriale che riuscì a salvare centinaia di ebrei dallo sterminio nazista

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