Direzione didattica di Pavone Canavese


 

(28.02.2011)

Fuori Istanza - di Marina Boscaino

Domenica 27 febbraio.

Mi ricordo all'improvviso che quest’anno per accedere alle pratiche di mobilità dei docenti (passaggi di cattedra, trasferimenti) è necessario essere iscritti  a Polis.

Il progetto POLIS (Presentazione On Line delle IStanze) ha come obiettivo lo snellimento dei procedimenti amministrativi, come troviamo scritto sull’apposita schermata nel sito del Miur. Compio pedissequamente l’operazione indicata.

Dopo una lunga compilazione di appositi spazi per individuare i miei dati anagrafici e professionali, finalmente risulto iscritta.

Mi si comunica che l’iscrizione sarà certificata nella mia casella di posta elettronica istituzionale (marina.boscaino@istruzione.it) e mi si richiede al contempo di stampare una videata “esito registrazione al sistema” contenente il mio user name (marina.boscaino) e la segnalazione che in quell’indirizzo di posta troverò la certificazione dell’avvenuta registrazione (ridondante, ma vero.).

Tempo di questa prima fase dell’operazione, circa 15 minuti.

Ma il bello viene dopo, quando - dal sito del ministero - tento di accedere alla mia posta elettronica.

Il tempo per caricare la casella è assolutamente irragionevole: 4, 5, 6 minuti senza arrivare mai a buon fine, nei vari tentativi che compio per accedere.

Non volendo credere ai miei occhi, tento un'altra strada: provo a verificare se - per caso - ho sbagliato nome utente e password.

E così entro in un vortice di passaggi, che mi sballottano qua e là sul sito del ministero, con tanto di controlli relativi al mio codice fiscale e a caratteri di sicurezza inseriti come immagine, allo scopo di recuperare le mie credenziali per l'accesso all'area riservata per le istanze online, operazione per la quale vengo indirizzata all'Assistenza ONLINE di Trampi.

Ecco il risultato finale:

 

Se è questo il risultato della semplificazione nella Pubblica Amministrazione, che Brunetta continua a propagandare come una delle acquisizioni più significative del suo ministero, il rimpianto per le pratiche di carta, per i faldoni, per i numeri di protocollo è lancinante.

 

 

 

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