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Mariangela Giusti
IL DESIDERIO DI ESISTERE. Pedagogia della narrazione e disabilità

Firenze, La Nuova Italia, 1999, pp. 226, L.23.000

Questo libro affronta un argomento insolito e di grande interesse: la narrativa della disabilità. La Giusti raccoglie, esamina dal punto di vista pedagogico, e propone a una nuova e giusta attenzione dei lettori 68 opere narrative scritte da autrici e autori disabili, italiani e stranieri, o scritte da loro genitori, fratelli, educatori. Lasciate da parte valutazioni e confronti di carattere estetico o testuale, in questo testo la scrittura narrativa viene intesa propriamente come strumento pedagogico in quanto il produrla consente agli autori di cambiare qualcosa di se stessi, di trasformare il mondo della vita, muovendosi dall’interno di situazioni esistenziali talvolta anche molto gravi, verso l’esterno, verso i lettori. L’atto di scrivere, in altre parole, consente di delineare un senso dell’esistenza.

I libri che l’Autrice prende in esame sono narrazioni che propongono vicende di vita esemplari, che pongono qualunque lettore di fronte alle tematiche dell’handicap in modo diretto, in quanto sono raccontate direttamente da chi le ha vissute o le vive. E sono vicende che dovrebbero interessare tutti.

Fra gli autori di cui nel libro della Giusti si parla ve ne sono alcuni molto noti: Hugues De Montalembert, lo scrittore di Buio, best seller a livello mondiale, che racconta la sua storia di cecità totale avvenuta in seguito a un’aggressione; Rosanna Benzi, autrice notissima e amatissima dai suoi lettori, che ha vissuto per quattordici anni in un polmone d’acciaio nell’ospedale Gaslini di Genova, senza perdere quello che lei chiamava Il vizio di vivere; Alice Sturiale, la ragazza fiorentina che con il suo Libro di Alice ha appassionato bambini e adulti meravigliando esperti e pedagogisti per la sua capacità di scrivere emozioni e riflessioni; Francoise Lèfevre, la scrittrice francese che nel romanzo biografico Il piccolo principe cannibale ha raccontato la vicenda del suo terzo bambino autistico; Leonore Fleischer, la bravissima autrice di Rain Man, poco noto come testo letterario e notissimo nella sua trasposizione cinematofrafica; e molti altri.

Attraverso i 68 testi, Mariangela Giusti sviluppa un dialogo fra descrizioni diverse della realtà e linguaggi diversi. Ne risulta un libro che affianca al rigore scientifico una prosa coinvolgente, leggibile, a sua volta, come un romanzo.

Gli autori di cui si parla nel Desiderio di esistere sono i seguenti: L. Anderlini, E. Aprea, G. Arpino, E. Auerbacher, J. D. Bauby, M. S. Bellini, R. Benzi, J.L.Borges, C.Brown, M.Cardinal, E.R.Carlson, O.Cresta, H.De Montalembert, L. Fleischer, J. Frame, M.G.Fusari, J.P.Goetghebuer, W.Groom, T.Hayden, P. Highsmith, C. Imprudente, F. Lefèvre, D. Lessing, D. Maraini, C. McCullers, A. Merini, E. Morante, G. Morteo, O .Sacks, C. Samonà, C. Sereni, A. Sturiale, G. Viti, M. Wallace, A.B. Yehoshua.

 

Mariangela Giusti, pedagogista, scrive per diverse case editrici. Per La Nuova Italia ha pubblicato cinque libri su tematiche pedagogiche, fra i quali Disabilità e scuola superiore (1996), un testo importante per lo studio dell’integrazione degli studenti disabili nelle scuole secondarie, e L’educazione interculturale nella scuola di base (1995) più volte ristampato, considerato un testo fondamentale per gli insegnanti per avvicinarsi alla tematica dell’integrazione scolastica dei bambini stranieri nelle scuole e adottato in varie università italiane.