Direzione didattica di Pavone Canavese

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etnocentrismo

 

In antropologia e in etnologia per etnocentrismo si intende la concezione che assume come termini esclusivi di riferimento i modelli culturali del gruppo di appartenenza ritenuti "naturali", "universali", "veri". Secondo una lettura più psicologica l’etnocentrismo è un fenomeno di natura proiettivia e discriminatoria che fa in modo che ogni percezione avvenga attraverso una "griglia di lettura" elaborata incosciamente a partire da ciò che ci è familiare e dai nostri valori.

Non va tuttavia dimenticato che nell’ottica antropologica e psicologia, come scrive Duccio Demetrio, "ciascuno di noi è portatore di un suo etnocentrismo". Vale cioè anche per l’etnocentrismo quanto asserito per i pregiudizi

Ad una lettura etica l’etnocentrismo diventa preoccupazione perchè da esso emergono facilmente atteggiamenti quali la xenofobia ed il razzismo.
Ancora Duccio Demetrio: "L’etnocentrismo, letto in versione etica o morale, è riconducibile al sentirsi etnocentricamente superiori rispetto agli altri. Una superiorità di natura affettiva, relazionale, ambientale, dialettica, locale. Occorre capire quli siano le fenomenologie che ci portano ad essere etnocentrici, talvolta anche contro la nostra volontà, perchè l’etnocentrismo ci appartiene come dato intrinseco, come dato naturale... ciascuno di noi è a rischio di diventare razzista o xenofobo e non siamo mai, per sempre, vaccinati da questo rischio".