Direzione didattica di Pavone Canavese

Educazione interculturale: interventi, documenti e materiali

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(13.10.2005)

AGRICOLTURA E DIALOGO FRA CULTURE
16 ottobre 2005 – 60 anni dalla fondazione della FAO

 

Il 16 ottobre 2005 è il compleanno della FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

Ogni anno, da allora, il 16 ottobre viene celebrata la Giornata mondiale dell'alimentazione.

Il tema posto al centro della riflessione, a 60 anni dalla fondazione della FAO, è questo anno estremamente interessante ("Agricoltura e dialogo fra culture") e vuole essere un riconoscimento al contributo offerto dalle diverse culture all'agricoltura mondiale e ribadire che il dialogo sincero tra culture è il presupposto per progredire nella lotta contro la fame e il degrado ambientale.

La nascita dell’agricoltura, ovvero il passaggio dalla caccia e dalla raccolta alla coltivazione e all'allevamento come sistema principale di produzione alimentare, data circa a 10.000 anni fa ed è avvenuto in modo indipendente in varie parti del mondo. La storia dell'agricoltura abbonda tuttavia di esempi di importanti scambi tra culture. La prima testimonianza archeologica di una comunità agricola in Europa rivela una tecnologia degli strumenti già avanzata, però mancano completamente le tracce di un'attrezzatura più rudimentale. Tra le possibili spiegazioni si ipotizza che i popoli del Medio Oriente abbiano portato in Europa i propri utensili e le proprie tecnologie. Si ritiene inoltre che analoghi movimenti di popolazioni agricole si siano verificati in Africa, nell'America centrale e meridionale, in Cina, India e nell'Asia sudorientale. Perché queste persone abbandonarono le loro terre? L'avvento dell'agricoltura comportò, da un lato, una fonte di cibo più affidabile e, dall'altro lato, un aumento demografico; accadde così che le persone in eccesso fossero costrette a migrare verso nuove terre.

La storia dell’agricoltura, come momento di incontro (ed a volte scontro) tra i popoli, è certamente uno dei più significativi esempi di storia della cultura materiale dei popoli. Lo stesso vale per il cibo, che riveste un valore simbolico centrale in ogni cultura e religione.

Nel mondo attuale l’agricoltura riveste ancora un ruolo centrale. Dalle statistiche della FAO emerge che, all’inizio del nuovo millennio, 2,57 miliardi di persone dovevano la propria sussistenza all’agricoltura, alla caccia, alla pesca o alla selvicoltura; in questa cifra sono comprese le persone direttamente occupate in queste attività e le persone a loro carico, ossia il 42% di tutta la popolazione mondiale. L’agricoltura è il fulcro dell’economia della maggior parte dei paesi in via di sviluppo. Nel 2001, nei paesi industrializzati, le esportazioni di prodotti agricoli hanno fruttato circa 290 miliardi di dollari USA.

Ed alla agricoltura è ancora legato il tema della fame, della sviluppo e delle relazioni nord sud del pianeta.

Imparare ad ascoltare

 Ma la storia dell’agricoltura indica anche, in particolare alle scuole ed ai processi formativi, un obiettivo di fondo che è al centro della giornata del 16 ottobre, ovvero l’imparare ad ascoltare.
Si ha un dialogo tra culture, nel senso più ampio di questa espressione, ogni qualvolta individui di culture diverse si incontrano e ascoltano i reciproci punti di vista. In agricoltura ciò accade grazie ai viaggi e alle migrazioni, attraverso le istituzioni internazionali e in occasione di riunioni e di trattative commerciali. Accade inoltre ogni volta che un esperto di una determinata cultura mostra a un suo collega di una cultura diversa qualche nuova tecnica elaborata in laboratorio o sul campo, ricevendo un commento sulla sua adeguatezza nel contesto locale.
Per migliaia di anni gli agricoltori di tutto il mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, hanno coltivato la diversità genetica animale e vegetale dalla quale dipende la sicurezza alimentare di tutto il pianeta. Il dialogo tra i paesi ricchi e quelli poveri, condotto sotto forma di negoziati sul Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, ha portato al riconoscimento dei diritti degli agricoltori e all’istituzione di un sistema multilaterale di accesso a tali risorse e di condivisione dei benefici.
L’avvento dell’agricoltura rese necessario garantire la proprietà delle terre, perlomeno nella stagione della coltivazione, per permettere ai coltivatori di investire risorse ed energie in questa attività. Per migliorare la situazione odierna è necessario rendere partecipi del dialogo sulle politiche fondiarie e sulle riforme agrarie le donne, le popolazioni indigene e altri gruppi svantaggiati che non possiedono la terra o non godono di alcuna forma di garanzia sui terreni coltivati.
Il dialogo tra i paesi in via di sviluppo che si trovano ad affrontare problemi alimentari e agricoli simili è più che mai fondamentale. La cooperazione Sud-Sud sotto forma di condivisione di conoscenze e tecnologie ha avuto finora come esito il trasferimento di numerose soluzioni adatte alle condizioni locali.

 Una occasione, dunque, quella del 16 ottobre, per riflettere sulla necessità di una cultura capace di relazioni strette, di dialogo ma anche di contaminazione e meticciato intesi come ricchezza.
Una indicazione utile anche per le nostre scuole

Link

Il sito della Fao (http://www.fao.org ) contiene molti documenti utili.
In particolare si segnala la pagina dedicata alla celebrazione del 16 ottobre da cui è possibile scaricare un interessante opuscolo dedicato al dialogo fra culture

       Aluisi Tosolini

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