Direzione didattica di Pavone Canavese

L'educazione interculturale nell'anno del POF.....

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(24.04.2002)

PACE, SVILUPPO,
EDUCAZIONE INTERCULTURALE

 L’educazione interculturale, come spesso abbiamo messo in evidenza in questa rubrica, è strettamente connessa con l’educazione alla pace ed allo sviluppo.
E non si può certo dire che il nostro sia un tempo propizio per la pace e lo sviluppo umano. Dedichiamo così la rubrica alla presentazione della marcia speciale
Perugia – Assisi, alla segnalazione di due interessanti convegni sull’educazione e da ultimo presenteremo una ricca serie di materiali su pace, sviluppo umano, intercultura realizzati dal Centro di Documentazione Città di Arezzo e da UCODEP


Domenica 12 maggio 2002
Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente
Fermiamo l’escalation del terrore. Fermiamo la carneficina.
Appello all’Europa
"Fate quello che non avete ancora fatto"

La Tavola della pace ha reso noto l’Appello di convocazione della Marcia Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente che si svolgerà domenica 12 maggio 2002. Questa edizione straordinaria della Marcia Perugia-Assisi segna il culmine di una crescente mobilitazione della società civile, in Italia, in Palestina e in Israele, tesa a sollecitare un intervento deciso e urgente dell’Europa e delle Nazioni Unite per fermare la guerra in corso.

Richiamando il chiaro monito del Papa, Giovanni Paolo II, ("la tragedia è davvero grande: nessuno può rimanere silenzioso e inerte, nessun responsabile politico e religioso! Alle denunce seguano atti concreti di solidarietà") la Tavola della pace e le numerose organizzazioni che stanno aderendo alla Marcia chiedono all’Europa e all’Onu di fare quello che non hanno ancora fatto.

"Noi chiediamo all’Europa e all’Onu d’intervenire subito in difesa dei più indifesi, della giustizia e della legalità internazionale. Noi chiediamo all’Europa e all’Onu di inviare una forza di interposizione capace di promuovere l’immediato cessate il fuoco e di assicurare la protezione delle popolazioni civili. Noi chiediamo all’Europa e all’Onu di assumere tutte le misure di pressione e sanzione diplomatica ed economica necessarie per bloccare l’escalation e riprendere la via del negoziato –anche tramite la convocazione di una nuova Conferenza Internazionale- per la costruzione di una pace giusta e duratura. Non è possibile separare la ricerca della sicurezza dalla soluzione dei problemi politici. I traguardi definiti dalle stesse risoluzioni delle Nazioni Unite sono noti: fine dell’illegale occupazione israeliana del 1967, fine degli insediamenti, piano di "sicurezza comune" per entrambi i popoli, condivisione di Gerusalemme, costruzione dello Stato di Palestina, riconoscimento del diritto di Israele di vivere entro confini certi e sicuri, promozione del dialogo e della convivenza, dell’integrazione e dello sviluppo dell’intera regione." 

Per informazioni: http://www.entilocalipace.it/ e http://tavoladellapace.it
Sullo stesso sito sono anche reperibili tutti materiali riferiti al meeting nazionale dedicato all’educazione alla pace (Assisi il 5-6 aprile 2002 ):
"Scuole di pace per un mondo migliore".
Due giorni di incontro tra scuole, insegnanti, studenti, Enti Locali e associazioni che progettano l’educazione alla pace nell’era della globalizzazione e che ad Assisi hanno presentato i progetti di educazione alla pace realizzati in questo anno scolastico secondo la logica della scuola dell’autonomia che davvero fa interagire nella propria proposta formativa i diversi soggetti che operano sul territorio "glocale" per costruire pace.
Entro il progetto "Scuole di pace per un mondo migliore" sono inoltre presentati i molti materiali educativi prodotti in questi anni dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace.

 Formazione e società delle culture

L’8 ed il 9 maggio si tiene a Milano, organizzato dall’Università Cattolica (Scienze della Formazione) e dal Centro Studi e Ricerche sul Disagio e il Disadattamento, un importante convegno sul significato e sulle prassi dell’educazione entro le società multiculturali.

Il giorno 8 il convegno si aprirà con le relazioni di:

Il 9 maggio sarà invece dedicato a 4 workshops che affrontano 4 specifici nodi della formazione e dell’azione interculturale:

Per informazioni: Caterina Foppa Perdetti Tel.: 02/537343

Paulo Freire: Re-inventando un messaggio

A Milano, il 25 maggio 2002, presso il Centro Pime di Via Mosè Bianchi, si terrà un importante convegno dedicato alla figura del pedagogista brasiliano Paulo Freire. L’appuntamento è organizzato dal Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, dal Centro Sociale Ambrosiano, dalla Caritas Ambrosiana e dalla rivista Animazione Sociale del Gruppo Abele. Il convegno nasce appunto dalle esperienze dei promotori che da Paulo Freire hanno tratto ispirazione per la propria attività educativa e sociale. Così, dopo le relazioni di apertura (dedicate all’analisi della proposta educativa di Freire ed alla sua ricaduta nella società italiana) il convegno si aprirà a gruppi di lavoro che ben sintetizzano il significato, la portata e l’attualità dell’opera di Freire:

Il convegno sarà chiuso da Virginio Colmegna (Caritas ambrosiana) e Franco Floris (Animazione sociale).
Per informazioni:
Centro Sociale Ambrosiano, Piazza Duomo 16 – Milano - Tel. 026460974
info@centrosocialeambrosiano.it


Materiali per l’educazione interculturale e allo sviluppo umano

Presentiamo in questa sezione i materiali prodotti di recenti del Centro di Documentazione della Città di Arezzo e da UCODEP, associazione autonoma collegata a Movimondo che svolge attività di cooperazione internazionale, educazione allo sviluppo, formazione. Il centro di documentazione è una associazione culturale di secondo livello i cui soci sono Amnesty International, Club Unesco e Ucodep – Movimondo. Attivo dal 1984 il centro è impegnato nell’informazione e nella sensibilizzazione sulle problematiche relative ai diritti umani, allo sviluppo, alla pace ed all’intercultura. Dal 1987 gestisce la sezione della Biblioteca della Città di Arezzo specializzata sulle stesse tematiche.

Di seguito una rapida presentazione dei materiali di recente pubblicazione. Senza dimenticare la valenza metodologica del percorso realizzato ad Arezzo dove enti locali, associazioni di volontariato internazionale, scuole hanno dato vita ad una rete di grande ricchezza e valore. Un esempio di cosa può accadere quando la scuola dell’autonomia è davvero compresa ed utilizzata in tutte le sue potenzialità.

  1. Scuola con vista. Guida ai servizi di formazione e animazione per il mondo scolastico (anno 2001/2002). Sviluppo, diritti, pace, intercultura. La guida è interessante soprattutto sul versante metodologico: evidenzia i possibili rapporti tra enti pubblici (Provincia di Arezzo – Zone socio-sanitarie, Centro di Documentazione) e scuole dell’autonomia mettendo a disposizione interventi, progetti, azioni educative,…
  2. A sud della notizia. Per riflettere e giocare con il mondo dell’informazione. Piste di lavoro per le scuole superiori e le classi terze della scuola media. Quattro schede operative per progettare e realizzare interventi didattici e ricerche sull’informazione, con particolare attenzione al sud del mondo. A cura Ucodep.
  3. Da Copenaghen a Arezzo. (a cura di Giuseppe Cirenei e Federica Comanducci) 2001. Si tratta del primo volume della collana Studi e ricerche curata da Ucodep. Uno studio di grande interesse che, a partire dal concetto di sviluppo umano e sociale che è al centro delle analisi dell’UNDP (che proprio a Copenaghen a metà degli anni ’90 tenne il summit mondiale), tenta di utilizzare i parametri e gli indicatori dello sviluppo umano e sociale per indagare la società aretina.
  4. Facilitare l’incontro. Il ruolo e le funzioni del mediatore linguistico culturale. A cura di R. Renzetti e L. Luatti. UCODEP 2001. Il volume analizza la figura del mediatore e ne indaga i possibili utilizzi entro lo scenario delle società multiculturali.
  5. L’immigrazione straniera in Provincia di Arezzo, a cura di Lorenzo Luatti e Marco La Mastra. UCODEP 2001. Una analisi delle presenza degli stranieri nella realtà aretina con particolare attenzione agli alunni e bambini stranieri inseriti nelle scuole e nei servizi per l’infanzia ed al mondo del lavoro (mercato del lavoro e risparmio degli immigrati.
  6. Seattle ’99: l’informazione negata. Sud del mondo e squilibrio nord/sud nei media italiani, a cura di M. Gregorio e A. Dal Paz, UCODEP 2001. Una ricerca di grande interesse e portata. Sono stati analizzati 8 quotidiani nazionali e 6 telegiornali (Rai + Mediaset). L’occasione è rappresentata dall’incontro di Seattle, città dove nasce il cosiddetto popolo di Seattle (poi "No global") ma soprattutto città dove si è tenuto il Millenium Round…(sempre che qualcuno ricordi di che cosa si trattava…per gli smemorati annoto che il Millenium Round ha a che fare con il WTO e con la liberalizzazione dei mercati per il nuovo millennio). Il vertice fallì ma di quale sia stata la sua agenda, quali i problemi sul tappeto non vi è traccia in molti dei media analizzati. Un testo davvero prezioso, analitico (vi è l’analisi, giorno per giorno, dal 28 novembre al 7 dicembre 1999), utile perché replicabile e trasferibile il altre situazioni grazie ad una corretta precisazione delle modalità di analisi seguita.
  7. Passepartout. Lo scaffale interculturale per aprire i saperi del mondo, a cura di Roberta Magi e Lorenzo Luatti, Centro di Documentazione Città di Arezzo 2001. Il testo raccoglie i materiali di un percorso di formazione per docenti finalizzato alla costruzione e all’uso di scaffali multiculturali a partire proprio dall’esperienza di Passepartout, lo scaffale interculturale pubblico costituito presso il II Circolo Didattico di Arezzo. Il volume risponde ai tre quesiti chiave riferiti alla costituzione di scaffali multiculturali: che cos’è uno scaffale multiculturale? A copsa serve, quali sono i suoi contenuti e come si rende operativo? Come si usa nella pratica didattica e che si inserisce all’interno delle più ampie strategie interculturali?
  8. Accogliere chi accogliere come. Vademecum per gli insegnanti della scuola dell’obbligo, a cura di Graziella Favaro e Lorenzo Luatti, Centro di Documentazione Città di Arezzo, 2001. Un volume utilissimo, come tutti i vademecum ben fatti. Dopo una breve introduzione teorica il volume raccoglie e presenta materiali operativi ed indicazioni per la costruzione di una scuola davvero capace di accogliere l’altro e di incamminarsi lungo il sentiero dell’intercultura.
  9. Tutti a scuola. Per una formazione interculturale dei dirigenti scolastici e degli amministratori locali, A cura di Bruno Rossi, Centro di Documentazione Città di Arezzo, 2001. Per la scuola dell’autonomia l’interazione con il territorio costituisce una condizione strutturale del fare educazione. Il volume presenta così indicazioni e suggestioni sia ai dirigenti ed agli operatori scolastici che agli amministratori locali nella certezza che solo una fattiva interazione tra i diversi soggetti del territorio la società multiculturale potrà diventare ricchezza per tutti vincendo la sfida del pluralismo culturale.
  10. A scuola di sviluppo, a cura di Roberto Secci, Torino, Rosenberg & Sellier, 2001. Il volume, pubblicato con il patrocinio dell’UNDP, costiuisce una introduzione al mondo dello sviluppo umano ed ai 12 rapporti pubblicati dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Umano. La sua originalità sta nel rileggere il tema dello sviluppo in chiave educativa fornendo così anche a lettori non specialisti (e tra questi certo gli studenti) lo possibilità di accedere senza difficoltà ad uno dei temi centrali del dibattito contemporaneo. Sulla stessa onda si pone un secondo volume (Umanizzare lo sviluppo, a cura di E. Chiappero Martinetti e A. Semplici, Torino, Rosenberg & Sellier, 2001) che presenta i contenuti dei 12 rapporti UNDP correlandoli a 20 interviste a economisti, sociologi, filosofi, intellettuali,… in una specie di forum sul presente e sul futuro del mondo.

Per informazioni:

Centro di documentazione Città di Arezzo, tel 0575 902488,
cdd@nots.it
http://wwwprovincia.arezzo.it/biblioteche/centrodoc/indesx.html

UCODEP tel 0575 907826
eas@ucodep.org
http://www.ucodep.org

 

Aluisi Tosolini

 

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