Indicazioni operative essenziali per l’uso di Kidspiration™2 – di Marco Guastavigna

(scarica il manuale didattico in pdf per la nuova versione - Kidspiration 3)

 

Dopo l’installazione vengono proposte alcune opzioni.

In basso ci sono infatti le Activities, esempi d’uso di schematizzazioni in vari ambiti, che qui non documenteremo, ma che possono essere utili per avere un’idea delle potenzialità del programma per chi non lo avesse mai visto.

 

L’opzione che interessa di più è “Picture”, che ci mette nelle condizioni di elaborare schemi e mappe.

 

1. Funzioni fondamentali per la realizzazione di una rappresentazione della conoscenza di tipo grafico

Ci viene proposto un ampio spazio di lavoro nel quale elaborare le nostre rappresentazioni della conoscenza.

È già proposto un primo nodo (Main idea) del quale possiamo cambiare il nome semplicemente scrivendo quanto ci interessa.

 

Per realizzare nuovi nodi è sufficiente posizionarsi in un punto del piano di lavoro e scriverne il nome; il nodo assumerà la forma standard dell’ellissi; altra soluzione è quella di scegliere una forma a sinistra sull’apposita tavolozza cliccando su di essa e poi di scrivere il nome del nodo.

 

Ovviamente, per cambiare forma a un nodo lo si dovrà selezionare con il mouse per poi cliccare sulla forma che ci interessa.

 

Per collegare due nodi è sufficiente cliccare sullo strumento “Link symbols, cliccare sul primo nodo e poi sul secondo: comparirà un freccia orientata sulla quale potremo scrivere il nome della relazione tra i nodi (obbligatorio se si tratta di una mappa concettuale). Per cambiare il nome sarà sufficiente cliccare due volte sulla freccia; per scrivere il nome su di una freccia su cui in prima battuta non si sia scritto nulla è sufficiente un solo click.

 

Per cancellare qualsiasi oggetto basta selezionarlo e usare la gomma  (ovviamente funziona anche il tasto CANC della tastiera, ma si rifletta sul fatto che l’interfaccia fa la scelta di proporre uno specifico oggetto per ogni singola azione).

 

Per realizzare mappe mentali è molto utile lo strumento “Add Symbol, che applica il principio della raggiera: esso infatti colloca i nuovi nodi nelle diverse posizioni relative al nodo di partenza (alto a sx, alto a dx e così via) su cui è possibile cliccare nello strumento stesso.

 

Per annullare le operazioni fatte si usi lo strumento “Undo.

 

Importante tra le funzioni di base per realizzare una mappa è ancora lo strumento “Symbol maker, che ci mette nelle condizioni di disegnare direttamente il simbolo da associare a un nodo.

 

2. Funzioni di outlining

Alle funzioni di outlining si accede o dallo spazio “Picture” mediante l’uso dell’icona Go to writing” o direttamente dalle opzioni iniziali scegliendo “Writing. Con esse è possibile gestire l’organizzazione sequenziale o gerarchica di item di testo, sui quali si agisce mediante le icone , che aggiunge nuovi elementi allo stesso livello, e “Move left” e “Move right, che consentono di alzare o abbassare il livello gerarchico di un elemento.

Per tornare in modalità Picture si agisca sull’icona “Go to pictures.

NB: le azioni compiute sui nodi in una modalità si riflette anche nell’altra, per quel che riguarda sia il loro aspetto sia la loro strutturazione.

 

3. Funzioni tipografiche in modalità Picture

Si impostano mediante la barra degli strumenti qui sotto riportata, molto intuitiva. Va illustrata solo la funzione della penultima icona (“Show Captions” vs. “Hide Captions”), che serve a visualizzare o nascondere le etichette (i nomi dei nodi) quando ad essi sia associata un’immagine connotativa (e quindi non quando il nodo abbia una forma astratta).

 

4. Funzioni tipografiche in modalità Writing

 

Tutte le prime funzioni della barra degli strumenti sono identiche. La penultima icona (“Prefix”) serve a modificare i simboli che caratterizzano i singoli item della struttura testuale; l’ultima (“Show Paper” vs. “Hide Paper”) mostra o nasconde il rettangolo che inquadra il singolo item.

 

5. Altre icone della barra degli strumenti

Le icone “Listen e “Student name, presenti in ambedue le modalità, servono rispettivamente ad attivare vs. disattivare la lettura da parte del programma delle voci e a inserire impaginato il nome del bambino al momento della stampa del lavoro.

 

6. La tavolozza delle forme

Di come assegnare un forma a un nodo abbiamo già detto. Le diverse collezioni di forme si possono scorrere una a una mediante le due frecce  o scorrere rapidamente mediante “Pick Library.

 

7. Altre funzionalità interessanti

- L’icona “Publish, presente in modalità Writing esporta schema e outliner verso i principali programmi di videoscrittura.  Lo schema risulterà un’immagine congelata, l’outliner sarà ulteriormente modificabile.

- Il Menu “Teacher”, che contiene alcune funzioni importanti, è di default disattivo. Perché esso sia attivato, va utilizzata la funzione “Enable Teacher Menu”. Esso è anche proteggibile con una password, come illustrato dalla figura a sinistra

Una volta che avremo attivato il menu, potremo:

o       Connettere una o più risorse presenti sul nostro PC, sulla nostra rete locale o su Internet, mediante la funzione “Url hyperlink

o       Salvare uno schema o una mappa o un outiliner particolarmente riusciti come attività utilizzabile a “matrice”, mediante l’opzioneSave With Activity Wizard”; questa opzione è particolarmente utile quando si voglia impiegare più volte un esercizio senza doversi preoccupare di salvaguardare l’originale.

 

NB; non sono documentate le funzioni di gestione ordinaria dei file (salvataggio, apertura, stampa, esportazione), le opzioni del menu Edit (del tutto ordinarie) e altre funzioni secondarie, illustrate dall’help e dalla documentazione in pdf, installata insieme al programma.