Direzione didattica di Pavone Canavese

(23.11.99)


Flussi di cassa
Protesta l'Andis Torinese


Dal Presidente dell'Andis Torinese riceviamo per conoscenza il testo di questa lettera inviata al Ministro della P.I.sul problema dei flussi di cassa.
Anche se - a quanto è dato di capire al momento attuale - i problemi legati alla applicazione del D.M n. 93/99 potrebbero essere superati con l'approvazione della prossima legge finanziaria, pubblichiamo questo documento come contributo alla discussione sul tema più complessivo della autonomia gestionale e contabile delle Istituzioni Scolastiche.

 

Desidero comunicarLe che l'applicazione della norma sul monitoraggio della spesa e sui flussi di cassa sta creando ampi disservizi e notevoli inquietudini nelle istituzioni scolastiche di questa provincia
La scelta voluta dalla legge 448/98 non è in discussione, nella forma e nel merito: è piuttosto la sua applicazione a destare severe riserve.
L'emanazione della 187 a fine luglio ed i suoi effetti sui bilanci delle scuole a partire dalla fine di settembre hanno reso impossibile una reale programmazione delle spese per l'a.f. 1999: in virtù della norma sul limite massimo di pagamenti per anno, in questi giorni numerose scuole si trovano già in condizione di non poter far fronte a spese urgenti e di normale amministrazione, per pagamento di supplenze o per spese di funzionamento.
L'esigenza non rinviabile di permettere il reale funzionamento dei bilanci nelle scuole comporta l'urgenza di correttivi sia in vigenza della legge 448, sia nella prospettiva della nuova legge finanziaria.

Per l'immediato, si propone e si richiede:

  1. di calcolare il limite di spesa per il 1999 non sul singolo bilancio, ma sul totale dei bilanci delle scuole di ciascuna provincia (così da rendere possibile un minimo di perequazione tra istituti che molto hanno speso nel 1997 ed istituti che hanno speso di meno, magari per cause non imputabili alla loro volontà);
  2. istituire presso ciascun Provveditorato gruppi di lavoro in grado di rispondere in tempo reale alle esigenze delle scuole.

Le seguenti richieste e proposte dovranno invece trovare giusta attenzione nell'ambito della prossima legge finanziaria e/o nella formulazione delle norme generali sulla contabilità delle istituzioni autonome:

  1. prevedere la determinazione di incrementi (rispetto ai pagamenti globalmente eseguiti nell'anno di riferimento) in grado di compensare almeno il tasso di inflazione reale; un aumento rapportato a tassi di inflazione programmata risulta restrittivo;
  2. eliminare dal calcolo del limite di spesa i pagamenti da disporre per obblighi di ordinaria amministrazione (esempio: supplenze, spese per il funzionamento, …), per obblighi legati a programmi di innovazione (esempio: nuove tecnologie) o per obblighi recentemente posti a carico delle istituzioni scolastiche (esempio: spese postali, rimborso ai comuni delle spese per refezione agli insegnanti, …);
  3. fissare i livelli minimi e massimi del limite di giacenza di cassa (punto g) rispettivamente al 15% ed al 30% della base di calcolo;
  4. prevedere norme che diano un vantaggio economico alle scuole in grado di dimostrare saggi di efficienza/efficacia nella gestione della contabilità (esempio: tempi ristretti tra il momento degli accrediti e della liquidazione delle spese; volume dei residui passivi in rapporto ai residui attivi); tali saggi saranno di agevole calcolo, una volta che il S.I.M.P.I. sarà a regime;
  5. ridefinire la struttura dei bilanci delle istituzioni scolastiche, prevedendo che solo alcune aree delle entrate (ad esempio, la quota ordinaria) siano soggette alle norme sui flussi di cassa, mentre ne siano escluse altre aree (esempio: spese fisse, spese per il personale, …);
  6. nella nuova struttura dei bilanci, sarebbe conveniente prevedere che il fondo di riserva sui bilanci delle scuole possa essere utilizzato per attenuare l'impatto delle norme sui flussi di cassa, o per risolvere problematiche urgenti di contabilità; si presuppone tuttavia che il fondo di riserva possa assumere una maggiore consistenza rispetto al presente.

Ritengo che una pronta correzione delle norme nelle direzioni indicate possa permettere all'amministrazione scolastica e finanziaria di conseguire comunque gli obiettivi previsti, ma consentendo alle scuole di poter realmente operare "nel rispetto dei princìpi di universalità, unicità e veridicità della gestione e dell'equilibrio finanziario", così come previsto dall'art. 14 del D.P.R. 275/99 in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Il presente documento è stato approvto all’unanimità dall’assemblea dei soci del 16/11/99.