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(1.11.2004) All you need is Wikilove?- di Marco Guastavigna

Parliamo stavolta di Wikipedia, enciclopedia multilingue ed a contenuto libero, che, nata nel 2001, ha ampiamente superato i 350.000 “articoli” nella versione inglese, ne ha quasi 30.000 anche in quella italiana ed è sviluppabile attualmente in 199 lingue. Il principio su cui si si fonda Wikipedia è davvero molto semplice ed allo stesso tempo profondamente innovativo: ciascun utente dell’enciclopedia può esserne anche autore, nel senso che può modificare i materiali già pubblicati o collocarne dei nuovi, o anche soltanto segnalare l’esigenza di sviluppare alcuni argomenti, inserendo voci potenziali, che altri “Wikipedians” potranno, se lo vorranno, riempire, e poi ancora modificare, integrare, correggere, arricchire. La tecnologia che consente di mettere in pratica questo modello è molto semplice e di rapido apprendimento: sono fornite istruzioni chiare, è previsto uno spazio per le esercitazioni e la possibilità di accedere con un semplice click al lavoro altrui consente infine di imparare dagli esempi. La redazione di un articolo non ne prevede la firma e, anzi, i materiali che ciascun autore propone sono soggetti al principio del “copyleft”. Altro principio fondante è quello del punto di vista neutrale, una prospettiva probabilmente un po’ ingenua in assoluto e certamente sempre più difficile da applicare su numerosi temi ed argomenti (soprattutto in un Paese, come il nostro, in cui ha da tempo preso fiato il revisionismo storico e in cui si modificano i libri di testo ed i programmi in funzione degli orientamenti politico-culturali di chi attualmente governa), ma in ogni caso stimabile, perché attenta soprattutto alla mondialità dell’informazione e al rispetto delle differenze. Tanto è vero che sono previsti numerosi strumenti proprio per presidiare questo principio. Innanzitutto, qualsiasi lettore può segnalare alla supervisione generale del progetto un articolo che ritenga non neutrale, mediante una pagina appositamente dedicata a questo servizio. C’è poi un apposito “Galateo” per la redazione degli articoli, fondato sul concetto di Wikilove, che preso alla lettera può far di nuovo un po’ sorridere. ma che sottintende un'idea di fondo molto importante: le contrapposizioni ci sono ed è inutile negarle, ma oltre ad esse ci sono interessi di conoscenza generali e comuni a tutti gli uomini che possono essere implementati e rappresentati in  luoghi di collaborazione virtuale. E chiunque, indipendentemente dal suo punto di vista, dalla sua collocazione fisica ed ideale nel mondo, è potenzialmente portatore di contenuti che possono essere interessanti per tutti gli altri. Insomma. mi sembra utile che i nostri allievi conoscano le opportunità offerte da Wikipedia, forse più che per l’effettivo valore dei diversi contenuti, per la prospettiva di cittadinanza cosmopolita e di pari dignità tra tutte le forme culturali a cui essa si ispira.

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