PavoneRisorse

(19.08.2013)
Basta un poco di zucchero e le pillole van giù?
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di Marco Guastavigna 

Stamattina non credevo ai miei occhi nel leggere della sequenza di cinguettii prodotti dal ministro Carrozza; voglio però essere ottimista e pensare la citazione del reclutamento solo nel secondo Tweet sia dovuta alla limitatezza del massimo di 140 caratteri imposto dal servizio.

Ragion per cui deduco che la questione degli eBook sia una tra le priorità, non certo la prima, e interpreto quanto affermato dal ministro come volontà di dar seguito operativo all'intenzione annunciata poco tempo fa ai media, ovvero la sospensione dell'obbligo di adozione dal 2014 di libri di testo scolastici per cui sia prevista la versione digitale.

Convinto pertanto che Carrozza saprà collocare le priorità individuate nella giusta prospettiva e affrontarle di conseguenza, provo a dare un piccolo contributo sula questione dei libri di testo digitali, rivolgendole queste domande, che sono convinto potranno aiutarla a chiarirsi ulteriormente le idee:

1. Il ministro conosce gli esiti delle indagini amministrative interne a proposito della questione delle "Pillole del Sapere", tristissima occasione di notorietà di materiali didattici multimediali su supporto digitale prodotti con un meccanismo di appalto pubblico? Intende renderli pubblici?

2. Nel massimo rispetto del segreto istruttorio, come giudica che della questione pare si stia interessando anche la magistratura?

3. Più globalmente, come intende operare per evitare che nel presente e nel futuro si possa pensare che dietro le politiche di innovazione si nascondano conflitti di interesse più o meno aggrovigliati?

4. Come pensa poi di agire affinché non si determini ora -e ancor più in futuro- una situazione in paradossale conflitto con l'interesse generale della comunità educativa nazionale, ovvero che gli insegnanti siano forzati a usare strumenti di mediazione didattica dei quali non si sentono padroni sul piano non solo operativo e tecnico, ma anche culturale e cognitivo?

5. Si trova a conoscenza di risultati di apprendimento così significativi e comprovati, ottenuti su scala di massa, che possano assegnare all'introduzione di libri su supporto digitale qualche ulteriore valenza oltre ai presunti risparmi e alla diminuzione del peso degli zainetti individuati dalla finanziaria del 2008, il primo provvedimento di legge che ha dato origine alla politica di continui "Go&Stop" che hanno messo in atto i suoi due ultimi predecessori?

6. Conosce i risultati effettivi del progetto "Editoria digitale scolastica"? Intende renderli pubblici?

7. Qual è, infine, il suo giudizio di persona colta sulla definizione di ebook di testo digitale fornita dall'ingegner Francesco Profumo intervenendo ad i-School, nell'ottobre dello scorso anno? Anche se troppo lungo per essere contenuto in un twoosh, questo sogno post-maoista è al momento l'unica prospettiva indicata da chi ha ruoli istituzionali: "Dal 2013 avvieremo un processo in cui inizialmente avremo un piccolissimo libretto e poi tanti supporti digitali, dove il libro nasce ogni giorno. Sulla base di uno scritto iniziale ci sarà la possibilità di fare collegamenti con video, risolutori, fotografie, altri testi e quindi costruire un libro personalizzato".